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Salvo una proroga di 45 giorni da concedere nell'ultima ora (causa campagna elettorale in corso), questa mattina l'avvocato Lucia Pitzurra torna a «casa».

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Cieravamo occupati del curioso caso «del controllore e del controllato» poco più di un anno fa, quando mettemmo in evidenza l'opportunità che il Garante del Servizio Idrico integrato della Regione Lazio fosse una dipendente Acea, ovvero dell'unica azienda che gestisce il servizio idrico nella Regione. Nominata il 9 febbraio del 2005 dall'allora presidente della Regione, Francesco Storace, la Pitzurra fu confermata nell'incarico anche da Piero Marrazzo. In Acea, inquadrata nello «staff professional» si era messa in aspettativa. Non entriamo nel merito dell'operato dell'avvocato dipendente Acea ma, oggi come allora, avanziamo una riflessione sull'opportunità e le conseguenze di questa «curiosa» nomina. Prima sul fatto che un dipendente Acea venisse nominato e confermato Garante del Servizio Idrico integrato, ovvero un ruolo super partes preposto al controllo e alla verifica della qualità dei servizi offerti dal gestore; oggi, al contrario, sull'opportunità che l'ex garante torni a lavorare per quell'azienda che fino a due giorni fa controllava. Insomma, il pasticcio sembra non avere fine. L'auspicio è che il prossimo garante venga scelto magari con un concorso o una selezione approfondita per evitare imbarazzanti conflitti di interesse e per tornare ad essere un paese «normale».

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