Operazione «vigilantes puliti», 40 denunce

Lavoravanocome guardie private e non lo erano (almeno non tutti). Portavano pistole giocattolo, sfollagente, guidavano auto con colori e logo d'istituto «abusivi». Solo i cani, i rottweiler, coi quali alcuni si accompagnavano, erano autentici. Alcune sigle avevano messo su una sala operativa. La scoperta è stata fatta dalla polizia amministrativa diretta da Edoardo Calabria, passando al setaccio attività commerciali e cantieri edili di Roma e provincia. In un caso, 12 persone con regolare contratto, svolgevano servizio di vigilanza come secondo lavoro in un residence. I numeri dell'operazione «vigilantes puliti»: 20 strutture commerciali avevano stipulato contratti con 13 istituti di vigilanza "abusivi", oltre 200 dipendenti a libro paga, senza contratto e le minime garanzie, sostendo turni di anche di oltre dodici ore, pagate meno di 12 euro, arrivando qualche volta a 8, somme che andava divisa col titolare della ditta. Denunciate oltre 40 persone, tra titolari e committenti, sequestrati uffici, automobili, computer, divise e armi giocattolo.