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Tombe più care delle case

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Il cimitero monumentale del Verano

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Le comodità in genere si cercano in vita. Una bella casa, la macchina per la famiglia, magari un giardino per far correre il cane e giocare i bambini. È la cultura de «A'livella» la sublime poesia del principe de Curtis, in arte Totò: davanti alla morte, netturbino o marchese, siamo tutti uguali. Ma non è più così. Ormai anche nell'ultima dimora si cerca lusso, comodità e, se possibile, anche un po' di sole. A dirlo sono i risultati della prima asta telematica per l'acquisto di 34 sepolcri, divisi in tombe, cippi e cappelle di tre cimiteri capitolini: Verano, Flaminio e Maccarese. In totale la vendita all'asta di monumenti funebri ha fruttato ad Ama Servizi Cimiteriali 6 milioni e 384 mila euro, con un guadagno netto per la società di 3,8 milioni. Solo gli ultimi cinque manufatti hanno portato nelle casse dell'azienda capitolina quasi due milioni di euro, dal prezzo base di 27 mila euro si è arrivati a pagare per una cappella al Verano a 249 mila 500 euro. Ed è proprio il cimitero monumentale della Capitale ad avere i prezzi più alti e ad aver battuto ogni record. Nella prima fase dell'asta telematica, infatti, un manufatto sepolcrale partito da una base di 151 mila euro è stato venduto alla considerevole cifra di 938 mila 801 euro. Quasi un milione di euro, per un posto al «Pincetto» il luogo d'eccellenza per il riposo eterno. Tanto per non rischiare, insomma, che un netturbino finisca accanto alla tomba di un marchese, così come racconta la poesia di Totò. Ecco allora che si è disposti a spendere come o più di una casa "terrena" per riposare magari accanto a Maria Montessori, Gioacchino Belli, Ettore Petrolini, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni. Ma se è forse il romanticismo a spingere i romani a spendere tanto per l'ultima dimora, è invece l'esigenza di fare cassa a spingere Ama Servizi Cimiteriali a mettere all'asta i monumenti sepolcrali. Si tratta infatti di tombe abbandonate da tanti anni e con eredi ormai scomparsi e, soprattutto, con costi di manutenzione insostenibili. Il successo della prima asta di tombe della Capitale si ripeterà: entro sei mesi finiranno on line altri 30 manufatti e di questi venti all'interno del Verano. Chi è interessato può incominciare a mettere i soldi da parte.

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