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Clinica con topi e lucchetti alle vie di fuga

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Eratutto vero. «Dopo l'interrogazione urgente che ho presentato a dicembre in Regione - dice il consigliere Pdl della Regione Lazio, Tommaso Luzzi - per fare piena luce sul degrado della casa di cura di Colle Cesarano, i riscontri dell'ispezione condotta dai tecnici confermano i nostri timori, facendo emergere una situazione strutturale ed infrastrutturale della clinica davvero inaccettabile». Tante le carenze verificate durante i sopralluoghi. «Una generale mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture e degli impianti - elenca Luzzi - la carenza igienico sanitaria di alcuni locali e la mancanza di segnaletica di emergenza, che deve essere presente in quei luoghi. È stata contestata la grave presenza di catene e lucchetti sulle uscite di emergenza del locale cucine, che precludevano la loro funzione di via di fuga, così come stata ravvisata la mancanza di formazione del personale e di idonei spogliatoi. E ancora. «Due giorni dopo le mie dichiarazioni del 9 dicembre - continua Luzzi -, è stato condotto un sopralluogo nella Casa di Cura. In quell'occasione è stato verificato che in quattro reparti del padiglione A sono necessari non solo interventi di manutenzione dei locali, al fine di permettere la pulizia delle camere dei pazienti, dei servizi igienici e per ripristinare quei locali ridotti a depositi di materiale vario, ma anche una manutenzione straordinaria finalizzata ad eliminare l'umidità dalle pareti presenti in alcuni ambienti». Infine, dalle verifiche «non risulta essere né articolata strutturalmente né adeguata secondo quanto previsto dalle determinazioni vigenti. Un degrado davvero inaccettabile e scandaloso - conclude Luzzi - per una struttura sanitaria neuropsichiatrica monospecialistica da 200 posti letto la cui gestione per troppo tempo è stata vergognosa e inqualificabile. Un atto dovuto, questo, che finalmente ha fatto luce sulla condizione della struttura di Colle Cesarano».

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