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A Carnevale... ogni drag queen vale

Sonia Mucher e Karl Du Pignè (Foto Pizzi)

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Trentacinque euro e il festival è servito. Cena compresa, con posto in prima fila di fronte ai cantanti. Così non erano pochi, quelli che hanno pagato l'ingresso del Centrale Ristotheatre, l'altra sera, sapendo bene quello a cui stavano per assistere. Una gara canora, certamente. Un contro-festival, forse. Una Sanremo romana, chissà. Di certo non si poteva trascurare il dettaglio che invece di Fausto Leali, ci si ritrovava ad applaudire una certa Monique du Tor Belle, vestita in parrucca e calze a rete. Al posto di Povia, si gustavano le sgargianti apparizioni di Felicia e Caramella. E al posto di Antonella Clerici, troneggiava l'avvenente Karl Du Pigné, organizzatrice e presentatrice dell'evento. E via così, tra canzoni e doppi sensi, come vuole la tradizione del «Sanremodrag», che ormai da alcuni anni imperversa nella capitale come controproposta trasgressiva della kermesse sanremese. (Foto Pizzi)

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