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Blitz dei vigili a Monte Mario Smantellata la baraccopoli

Smantellate le baraccopoli

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Al Parco naturale di Monte Mario, a non più di cento metri dalla cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, è stata sgomberata una nuova baraccopoli di disperati. Una cinquantina di stranieri fra polacchi e romeni vi trovavano rifugio, immersi fra la vegetazione, fango e cumuli di immondizia. Gli uomini del XVII Gruppo della Municipale hanno dovuto inoltrarsi in una parte quasi inaccessibile dell'area verde. Si tratta del primo intervento del genere nel 2010, con uno dei numeri più alti di stranieri trovati all'interno di tuguri, preceduto nel 2009 da altre cinque operazioni di questo tipo. Il tutto è cominciato verso l'una della notte fra lunedì e martedì. Diverse ore sono occorse per l'individuazione, il riconoscimento dei baraccati e la demolizione dei rifugi. La conclusione alle prime luci dell'alba. La baraccopoli era stata individuata grazie all'elicottero «Aquila» della Municipale. Ben nascosto nella vegetazione, fra topi e deiezioni di varia natura, il sito stava vicino a mucchi di scarti, come quelli che ancora oggi costellano la zona, vecchi frigo, lavatrici e spazzatura di vario genere, materiale che rende ben poco «naturale» il Parco. Fra i resti, anche una catasta di lastre in eternit. Venti erano i ricoveri, fra tende e baracche, una decina tutti attaccati fra loro. Dentro vivevano trentaquattro uomini e sedici donne dell'est europeo, alcuni anche invalidi. Nessun bambino. Il personale dei servizi sociali ha subito distribuito delle coperte e ha invitato tutti nei centri d'accoglienza, anche per essere visitati da medici. Arrivati in Italia da due o tre mesi, i baraccati volevano trovare lavoro. Invece hanno tirato avanti in vari modi, alcuni facendo i giocolieri o i mimi agli incroci stradali, altri rovistando nei secchioni della spazzatura per rivendere poi il materiale raccolto in alcuni mercatini dell'usato, soprattutto in quello «spontaneo» su via Pietro Bembo, già più volte sgomberato, ma ancora attivo. A fine operazione gli operatori dell'Ama hanno iniziato la rimozione dei rifiuti e dei resti delle baracche.

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