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Pendolari, incontro tra prefetto e Trenitalia

I pendolari bocciano i treni laziali

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Un vertice richiesto dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, al prefetto Giuseppe Pecoraro per «i perduranti problemi di mobilità in ingresso a Roma che, in assenza di risposte adeguate, rischiano di divenire un problema di ordine pubblico». Sia sull'autostrada A/24, dove gli autobus del Cotral restano ogni mattina imbottigliati per oltre un'ora negli ultimi dieci chilometri dopo il casello di Lunghezza. Ma anche lungo i binari della Fr2 Roma-Tivoli-Avezzano, dove oltre ai ritardi e i sovraffollamenti i pendolari segnalano che, «nelle ultime settimane il materiale rotabile è ulteriormente peggiorato». Oggi i «rappresentanti dei pendolari, del Cotral Esercizio Spa, dell'autostrada dei Parchi e della direzione regionale di Trenitalia» si troveranno attorno al tavolo del prefetto Pecoraro «per individuare le possibili soluzioni al problema», come sollecitato da Zingaretti. «Noi confidiamo nell'accoglimento della proposta che punta al declassamento del tratto autostradale dal casello di Lunghezza a via Togliatti, consentendo così l'uso della corsia d'emergenza ai mezzi pubblici», dice l'assessore provinciale alla Sicurezza, Ezio Paluzzi. I pendolari ferroviari invece invocano l'intervento della Regione, che «paga e strapaga per questo presunto servizio: ma se poi i treni non vengono riparati, viaggiano con le porte guaste o con composizioni ridotte, causando ritardi e disservizi, la colpa è esclusivamente delle ferrovie».

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