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«Villa Fulvia, la pazienza è finita»

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«Vergogna,vergogna» gridano davanti all'ingresso del Consiglio regionale i genitori dei 200 bambini con gravi disabilità neurologiche e motorie che rischiano di perdere la continuità dell'assistenza e delle terapie a Villa Fulvia: nel decreto regionale 99/09 sfornato alla vigilia di Capodanno, c'è solo il 10% di quel che serve per le cure del 2010. E Villa Fulvia chiude il servizio di neuropsichiatria infantile e licenzia. Ieri mattina le famiglie dei 200 ragazzini, presi in carico da Villa Fulvia nel 2006, su richiesta della Regione, dopo la chiusura dell'Ikt seguita alla nota vicenda di Lady Asl, hanno presidiato con un sit-it l'ingresso della Pisana, con striscioni e fischietti. Speravano che fosse il giorno buono per avere la certezza della continuità delle cure. Ma l'ordine del giorno è slittato a mercoledì 10 febbraio. E sono andati su tutte le furie. Insieme a loro c'erano anche una rappresentanza dei 130 operatori del servizio di neuropsichiatria di Villa Fulvia, che rischiano il posto, perché manca persino l'accreditamento provvisorio del servizio. Nella stessa situazione della clinica privata in via Appia Nuova a Quarto Miglio (X Municipio, un territorio dove ci sono 900 bambini con gravi disabilità in lista d'attesa) si trovano anche la cooperativa sociale Didasco (ambulatorio in via Pescosolido 160 a Pietralata) presente al sit-in con una rappresentanza guidata dal presidente Elso Colarossi e «La nostra scuola». «Siamo tutti orfani dell'ex Ikt - spiegano le famiglie dei pazienti, seguite dall'avvocato Vera Tondi - e la cosa più triste è che siamo arrivati a dire che si stava meglio quando si stava peggio, almeno con l'Ikt continuità di assistenza e terapie non sono mai state messe in discussione». «La pazienza è finita» avevano annunciato qualche giorno fa mamme e papà che hanno mostrato nervi saldi fino a ieri, quando si è sparsa la notizia che l'odg tanto atteso sarebbe slittato a mercoledì prossimo. E i genitori esasperati hanno tentato di forzare il blocco di carabinieri e polizia, lasciandosi andare al dolorore. «Vergogna», «andate a lavorare» hanno gridato. Ma poi il presidente del Consiglio regionale Bruno Astorre è uscito per spiegare che l'odg sarebbe stato approvato mercoledì, e che una causa tecnica aveva causato lo slittamento della seduta consiliare. Forse oggi pomeriggio la soluzione. «Esprimiamo una particolare soddisfazione per la sensibilità dimostrata dal vice presidente della Giunta Esterino Montino nel convocare un incontro nel quale verrà esaminata la problematica relativa al comparto ex art.26. - ha detto il presidente del CdA di Villa Fulvia Giulio Turchi - Sarà questa la sede, ne siamo certi, nella quale potrà trovarsi una equa soluzione alla annosa drammatica vicenda ex Ikt. Che il vertice politico della regione abbia voluto farsi carico del problema è un buon segno, speriamo possa offrire autorevole sponda alle scelte commissariali».

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