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«Noi orchi? Inverosimile»

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Ilnuovo filone dell'indagine sui presunti abusi sessuali ai danni di 21 bambini dell'asilo di Rignano Flaminio ha tenuto banco anche ieri nella quinta seduta dell'udienza prelimininare, con l'avvocato Giosuè Bruno Naso, legale della maestra Silvana Magalotti, decisamente scettico sugli sviluppi dell'ultimo fascicolo aperto dal sostituto procuratore Maria Domenica Perna. Ieri, in un Tribunale semideserto, è stato il giorno delle difese dopo il venerdì dedicato quasi interamente alle parti civili nella piccola sala delle udienze. E anche ieri, così come era accaduto il giorno prima, una delle madri presenti in aula ha abbandonato la seduta uscendo fra le lacrime. Ma in aula, davanti al Gup Pierluigi Balestrieri, la tensione è stata molto contenuta. Anche durante l'intervento dell'avvocato Emilio Salustri, legale di Marisa Pucci, una delle maestre della scuola materna "Olga Rovere" accusate dei presunti abusi. «E' una vicenda inverosimile: l'unica differenza che c'è con il processo di Kafka è che almeno qui i nostri assistiti non rischieranno la fucilazione come è accaduto al protagonista del romanzo. Gli elementi acquisiti agli atti sono inequivoci e consentirebbero l'assoluzione già in questa sede», ha commentato Salustri. Per il quale le indiscrezioni sulla nuova iscritta sul registro degli indagati, una donna polacca con una villa nell'area residenziale di Montelarco (a metà strada fra Rignano e Morlupo) abbandonata da 3 anni ed ora sottoposta a sequestro dalla Procura tiburtina, «è la riprova che ci troviamo di fronte a una vicenda assurda, in cui il contagio dichiarativo e le pressioni hanno prevalso sugli elementi oggettivi. Ritengo - ha concluso l'avvocato Salustri - che addirittura ci sarà una proliferazione di abitazioni a Rignano e nelle località limitrofe che saranno ritenute nuove case degli orrori». Ma quelle già indicate fin qui dall'accusa del pubblico ministero Marco Mansi, invece, già bastano ai legali delle parti civili per ritenere "imprescindibile" l'apertura del dibattimento. Sulla cui eventualità il Gup Balestrieri deciderà il prossimo 5 febbraio, quando si riunirà in camera di consiglio dopo gli ultimi interventi in scaletta, quelli degli avvocati Franco Coppi e Roberto Borgogno, difensori dei coniugi Gianfranco Scancarello e Patrizia Del Meglio. Solo allora si saprà se le accuse di violenza sessuale, maltrattamenti e corruzione nei confronti di minorenni, atti osceni, sottrazione di persone incapaci, sequestro di persona e atti contrari alla pubblica decenza approderanno in un processo.

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