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"Ha un po' d'acqua?" E rapina centenaria

L'ingresso dell'ospedale San Giovanni. (Foto Gmt)

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Suona alla porta con la scusa di un bicchiere d'acqua, poi spinge a terra la poveretta di 98 anni rapinandola della pensione. È successo l'altro ieri pomeriggio in via Latina, a San Giovanni. La signora ha avuto la forza di urlare e chiedere aiuto, nonostante le costole rotte e il sangue che le imbrattava il viso. Un lamento che è stato sentito dal barista di sotto che ha bloccato il balordo mentre si allontanava dal portone, poi arrestato dalla dalla volante 9 e dagli investigatori del commissariato diretto da Francesco Bova, che hanno accertato la vicenda. Si tratta di un pregiudicato romano di 30 anni, D.M.D. L'altro pomeriggio alle 16 e 30 circa, il rapinatore suona alla porta della signora, al primo piano. Quando la donna apre, lui le chiede un bicchiere d'acqua e la segue in casa. Poi il peggio. Spinge la poveretta, lei cade sul pavimento dove resta dolorante e quasi semincosciente, mentre lui va in camera da letto frugando dentro armadi e cassetti dove trova la pensione e forse qualche risparmio: 1.900 euro. «La nonna è arzilla - racconta il barista del "Caffè Ninì", Antonio B., 55 anni - vive da sola, fa la spesa. A quell'ora ero nel locale quando un signore mi ha detto di aver visto la signora con la testa sanguinante. Ho chiamato la polizia e il 118. Per due anni sono stato volontario della Misericordia di San Romano. un tratto ho visto il malvivente uscire dal portone. L'ho inseguito, lui ha corso scivolando dopo qualche passo. Cercava di ribellarsi e l'ho avvertito: "Stai fermo, altrimenti ti attacco al muro"». Arrestato è vittima sono stati portati al San Giovanni. Il primo col naso rotto è ancora ricoverato. La signora, con contusioni ed escoriazioni con 30 giorni di prognosi, ieri è andata a prenderla il nipote: non voleva vederla su un letto in corsia. La nonna da oggi avrà un'infermiera in casa.

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