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Biciclette: nuove regole su parcheggio e trasporto

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Una delle postazioni del bike sharing

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La vita dura dei ciclisti capitolini ha i giorni contati. Sta infatti per arrivare il nuovo regolamento edilizio per il ricovero delle biciclette negli spazi condominiali. Niente più liti nei palazzi quindi, mentre nelle case in via di realizzazione le rastrelliere condominali saranno obbligatorie. Parcheggiare la bicicletta nel cortile di casa, senza essere costretti a «scalate» obbligatorie su per i piani o ad «abbandonare» la due ruote in corridoio, sarà così un vecchio ricordo. Entro febbraio arriverà infatti in Consiglio comunale il nuovo regolamento edilizio per il ricovero delle biciclette nei cortili condominiali. Una piccola (ma grande) rivoluzione per decine di ciclisti costretti, dal divieto tuttora vigente, a lasciare il mezzo all'interno del condominio. Una volta approvato il regolamento infatti, non sarà più necessario il parere degli altri condomini. Ancora, per quanto riguarda le case in corso di realizzazione si dovranno prevedere appositi spazi condominiali dove poter riporre le biciclette. Ma questa è solo l'ultima importante iniziativa dell'assessore capitolino alle Politiche ambientali, Fabio De Lillo per incentivare e supportare il mezzo di trasporto più ecologico, la bicicletta. Una politica che punta soprattutto sulle piste ciclopedonali. «L'amministrazione Alemanno sta compiendo un grandissimo sforzo per affrontare e vincere la sfida di trasformazione della nostra metropoli recuperando il ritardo strutturale accumulato in passato rispetto alle altre realtà europee nel settore della mobilità sostenibile - spiega De Lillo -. Stiamo costruendo una mobilità alternativa a impatto zero, indispensabile per la riqualificazione dell'ambiente urbano e per la lotta all'inquinamento atmosferico. Purtroppo, scontiamo un enorme ritardo rispetto alle altre metropoli europee nell'utilizzo della bicicletta a causa sia di una scarsa dotazione infrastrutturale sia della mancata adozione di una logica di sistema negli interventi intrapresi in passato per promuovere il ricorso a questo importante mezzo di trasporto». Ritardi cronici quindi, ma anche un problema oggettivo di dimensioni di una capitale che è grande come le otto maggiori città italiane. Per questo occorre puntare, subito, su una politica di intermobilità e consentire un trasposto integrato biciletta/mezzi pubblici. Si arriverà dunque a proporre la modifica del regolamento del trasporto oggetti a bordo dei mezzi pubblici (carrozzine, passeggini) per il trasporto di biciclette pieghevoli e all'estensione, entro giugno, degli orari di trasporto a bordo delle biciclette sulle linee della metropolitana e delle ferrovie concesse. «Le dimensioni della città impongono una strategia integrata bicicletta/trasporto pubblico, per questo - continua De Lillo - ha promosso un protocollo di intesa tra l'assessorato all'Ambiente, l'assessorato alla Mobilità e l'Atac finalizzato a integrare professionalità, risorse e strategie per un moderno piano di sviluppo della ciclabilità. Un piano che, per essere auttuato, deve vedere la sinergia degli attori istituzionali coinvolti direttamente e indirettamente nell'attuazione degli interventi». Per quanto riguarda i prossimi interventi sulle piste ciclabili, si sta procedendo al completamento delle fasi progettuali e avvio dei cantieri della pista ciclabile lungo il fiume Aniene da ponte Nomentano a ponte Mammolo; verrà poi completata la ricucitura della pista ciclabile in via Cristoforo Colombo all'altezza delle rampe di via Cilicia. I progetti pronti a partire riguardano invece la realizzazione del percorso ciclabile lungo via del Mandrione, il consolidamento delle fondazioni del ponte sul fosso dell'acqua traversa e successiva riapertura della pista ciclabile. Non appena sarà terminata la fase della piena del Tevere, si completeranno i lavori, iniziati a settembre per 500 mila euro, per il rifacimento della pavimentazione della pista ciclabile sulla banchina del Tevere, nel tratto compreso tra Ponte dell'Industria e Ponte Risorgimento. Sopra l'esistente pavimentazione in sampietrini si sta ponendo una "soletta" liscia che consentirà ai ciclisti di percorrere la pista in condizioni decisamente migliori rispetto a quelle passate. Più chilometri da percorrere in sicurezza, maggiore flessibilità per il trasporto e il parcheggio delle biciclette dovrebbero finalmente convincere più romani a prendere la due ruote, e non solo per una scampagnata domenicale.

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