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Cerroni: a Malagrotta l'aria più buona di Roma

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.Potrebbe sembrare una boutade e invece i dati danno ragione alla battuta che l'avvocato Manlio Cerroni ama ripetere. Il patron della discarica più grande d'Europa - che ha collezionato 5 proroghe di apertura, tre delle quali in era Veltroni - si vantò dell'aria buona della zona già nella primavera scorsa, in occasione di «Porte aperte a Malagrotta», quando la stampa fu accompagnata in visita nell'impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) di Malagrotta 2 e al gassificatore (una sola linea a regime). Cerroni ci ha riprovato anche in commissione Ambiente. E Il Tempo è andato a dare un'occhiata ai dati sugli inquinanti rilevati giovedì dalla centralina privata, autorizzata dalla Regione, installata presso la discarica di Malagrotta, numeri che sono disponibili tutti i giorni on line sulla home page del sito di Romauno all'indirizzo www.romauno.tv e dove sono consultabili anche quelli rilevati dalle 12 centraline Arpa Lazio in varie zone di Roma. Gli inquinanti sono nella norma. Ecco i numeri: 1 per il monossido di carbonio (il massimo di legge è 10), 89 per il biossido di azoto (max 200+10), 42 per le famigerate Pm10, le polveri sottili (il massimo è 50) e 3 per benzene (5+1). E gli altri giorni? «Sempre in zona medaglia» ribadiscono dal Consorzio laziali rifiuti (Colari), titolare di Malagrotta. E con un'aria più respirabile che altrove, hanno messo nero su bianco sulla «nota prot. 17 del 12.1.10 (all.)» sul «monitoraggio in corso da novembre a Malagrotta sulla Centralina autorizzata dalla Regione Lazio», presentata in sede di audizione presso la IV Commissione convocata mercoledì dal presidente Andrea De Priamo, cui hanno partecipato anche i comitati di Malagrotta e i principali istituti di monitoraggio ambientale, Arpa in testa, una riunione per la verifica del rispetto al monitoraggio dell'area e la creazione di un Osservatorio ambientale permanente. E per convincere che l'aria di Malagrotta è buona davvero, il Colari l'ha comparata con altre zone di Roma, allegando le «tabelle» da cui risulta che «la situazione della qualità dell'aria rilevata a Malagrotta sia complessivamente migliore che in altri siti». Ce n'è anche per il gassificatore. Il rapporto sulle emissioni in atmosfera «evidenzia come il gassificatore sia dotato di un sistema di rilevamento in continuo delle emissioni (Sme) per tutti gli inquinanti che consentono tale modalità di controllo (polveri totali, toc, Hf, So2, Nh3, NOx, CO); per tutti gli altri inquinanti è prevista una serie di campionamenti ed analisi in discontinuo». Inoltre «è stato previsto un campionatore in continuo (Amesa) che, benché non previsto da nessuna normativa corrente, consente di rilevare il contenuto di diossine e furani per tutto il periodo di funzionamento dell'impianto» e risultati «eccellenti» .

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