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Centoventi anni di Gentilini

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I biscotti Gentilini

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L'azienda Gentilini si prepara a spegnere 120 candeline. E' un successo per un'azienda italiana alla quale i romani sono particolarmente affezionati e che ha fatto la storia dei prodotti dolciari fin dal 1890. Bontà, tradizione, attenzione estrema al consumatore ne fanno ancora oggi un marchio leader in Italia, conosciuto anche all'estero. Un nuovo punto vendita, ma soprattutto la nascita di un piccolo museo della Gentilini, aperto anche alle scuole, saluteranno il 2010 mentre l'azienda guarda già alla prossima tappa, i 125 anni con nuovi prodotti e altri importanti investimenti. L'azienda Gentilini compie 120 anni e si prepara a festeggiare con due importanti iniziative: l'apertura alla fine del mese di un punto vendita alle partenze internazionali dell'aeroporto di Fiumicino e l'inaugurazione a primavera di un Auditorium da 90 postidove saranno accolte anche le scuole per spiegare ai più giovani il mondo della produzione. Non è facile raccontare a chi non è di Roma cos'è e cosa rappresenta per la città l'azienda Gentilini. Un marchio storico, che fa la storia di biscotti e fette biscottate dal 1890, quando nei forni e nei panifici la spesa si faceva così: «Mi dia 1 kg di pane, un litro e di latte e due etti di Gentilini». Perché i biscotti venivano venduti a peso e si acquistavano appena sfornati ogni mattina e molti negozi del centro della città erano "Gentilini" e vendevano i prodotti della fabbrica di via Alessandria, presso Porta Pia, un luogo ricco di storia risorgimentale. Da allora l'azienda ha fatto tanta strada ed è diventato un marchio leader in Italia nel mercato dei dolciumi. Il suo segreto è presto detto: biscotti e fette biscottate si fanno seguendo le ricette di una volta e se si passa ancora oggi davanti alla fabbrica di via Tiburtina (seconda sede in cui l'azienda si trasferì nel 1957 per esigenze di crescita) è possibile sentir sprigionare l'aroma tipico di prodotti appena sfornati. Avere 120 anni, ma non sentirli. Paolo Gentilini, che ha raccolto l'eredità del nonno Pietro, il fondatore dell'azienda, rivendica con orgoglio di essere riuscito a portare avanti un marchio storico e di aver contribuito dal 2000 al suo ulteriore sviluppo, ingrandendo l'area di produzione, facendo nascere l'ufficio marketing e allargando all'estero la produzione con un occhio attento al mercato dell'Europa e del Nord America. «Ora ci stiamo dedicando a queste due nuove iniziative – spiega – che saranno entrambe portate a termine proprio quest'anno che festeggiamo i 120 anni dell'azienda». Anche se, confessa, «la vera e propria festa la vorremmo fare ai 125 anni della Gentilini». In particolare Paolo Gentilini pone l'accento sul futuro Auditorium che dovrebbe essere pronto nel mese di marzo e che ospiterà anche un piccolo museo dove saranno messe in mostra le scatole famose di latta di biscotti e fette biscottate (chi non le ricorda così colorate e sgargianti sulle quali era riportata anche l'immagine di San Pietro e del Colosseo?), le vecchie pubblicità e i gadget di una volta. Questa sorta di mostra permanente risponderà così alle tante richieste da parte delle scolaresche romane che vorrebbero organizzare delle visite per spiegare ai più giovani il mondo della produzione di dolci e biscotti, tra i settori maggiormente in crescita nel nostro Paese. Il futuro per l'azienda sarà accompagnare la linea di prodotti "classici" con altri nuovi all'insegna della leggerezza e della digeribilità e chissà che a questa nuova linea di produzione potrà un giorno essere dedicato un altro sito industriale in un'area magari della provincia di Roma.

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