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"Tevere, il peggio è passato"

Piena del Tevere, alcuni salvagente fuori da una casa sull'isola Tiberina

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Il Tevere si sta abbassando. Il livello dell'acqua ieri pomeriggio è sceso sotto i dieci metri (ha oscillato tra i 9,5 e i 9,9). Per superare gli argini dovrebbe arrivare a 17 metri. La portata è di circa 1.600 metri cubi al secondo. L'allerta resta massima ma il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha tranquillizzato tutti: «La fase peggiore è alle spalle. Le previsioni ci dicono che nevicherà sui rilievi e, quindi, ci sarà meno acqua nel fiume e più neve sulle montagne: una condizione buona». La pioggia caduta ieri in città non desta preoccupazione. I picchi della piena sono dovuti soprattutto alla portata degli affluenti. Il Paglia e l'Aniene vengono considerati sotto controllo. I tecnici della diga di Corbara vicino a Orvieto stanno gestendo l'apertura delle paratie senza particolari difficoltà. Un segnale positivo visto che proprio questo invaso del Tevere è fondamentale nella gestione delle emergenze che riguardano la Capitale. È qui, infatti, che si decide quanta acqua far arrivare a valle e quindi in città. Le forze dispiegate lungo gli argini continuano a lavorare incessamente. Vigili del fuoco, militari e volontari della Protezione civile hanno avuto una giornata intensa.   La Marina ha messo in campo gli uomini del Reggimento San Marco specializzati in operazioni anfibie. Un presidio è a Ponte Milvio dove l'acqua ha raggiunto il livello più alto in città (ieri 11 metri). Da La Spezia sono arrivati anche gli incursori subacquei del Comsubin. Sono stati mobilitati anche nocchieri esperti nelle manovre con cavi e corde. Alcuni tronchi e detriti si sono incagliati sotto il ponte di Castel Sant'Angelo dopo aver distrutto una piattaforma per le imbarcazioni. Per rimuoverli i sommozzatori hanno impiegato alcune ore. Le altre zone dove la guardia è più alta sono lungo gli argini alla Magliana e a Castel Giubileo. All'Isola Tiberina il responsabile della comunicazione dell'ospedale Fatebenefratelli è tranquillo: «Non c'è nessuna necessità di evacuazione - dice Franco Ilardo - Il livello dell'acqua e un metro e mezzo più basso rispetto all'anno scorso. In 35 anni abbiamo visto piene ben peggiori. I pazienti sono tutti ricoverati dal primo piano in su. Perché l'acqua arrivi lì dovrebbe salire altri 6-7 metri. In quel caso però ad essere sommersi non saremmo solo noi ma tutto Trastevere». Alla riunione nella sede della Protezione civile ieri mattina c'era anche Alemanno. Il sindaco è ottimista: «Salvo eventi straordinari possiamo stare tranquilli. Il Comune è impegnato con 700 volontari. Quello che è accaduto l'anno scorso ci è servito. La macchina organizzativa ha funzionato». Quella «collaborazione eccellente tra forze dell'ordine, Campidoglio e Protezione civile» sottolineata anche dal prefetto Pecoraro: «La squadra stavolta era ben allenata». (Foto Gmt)

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