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«La lesione alla vertebra non è da caduta»

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L'avvocatodella famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, conferma l'esito della perizia sul corpo di Stefano Cucchi, il giovane morto il 22 ottobre scorso in circostanze misteriose dopo un arresto per droga. Confermato anche un edema sulla mandibola del giovane mentre entro gennaio potrebbe essere noto il risultato della Tac sulla salma, disposta dai consulenti dei pm che indagano sul caso. Per ora nessun incidente probatorio, invece, sui due albanesi, anch'essi detenuti, che incontrarono Stefano all'arrivo a piazzale Clodio in occasione dell'udienza. Secondo quanto avrebbero riferito i due legali ai pubblici ministeri Barba e Loy Cucchi uscì dall'auto dei carabinieri, che l'avevano accompagnato al tribunale per l'udienza di convalida dell'arresto, già claudicante e sofferente e in un secondo momento avrebbe confidato ai due albanesi di essere stato picchiato dai militari ma non da quelli che lo avevano condotto lì. Un mese fa, invece, secondo l'altro avvocato di parte civile, Dario Piccioni, la Procura ha ascoltato E.M., il giovane che venne fermato la sera del 15 ottobre insieme a Cucchi nel Parco degli Acquedotti e che poi lo accusò di avergli venduto della droga. Sul contenuto dell'audizione di E.M. che, secondo i familiari conosceva Stefano da una decina d'anni, non sarebbe trapelato nulla.

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