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Bomba nella sede di Forza Nuova

Attentato alla sede di Forza Nuova

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Neanche una settimana fa, la mattina del 31 dicembre, l'attentato incendiario contro la sede di Forza Nuova in piazza Vescovio. Quindi l'ordigno esploso la notte tra il 2 e il 3 gennaio scorsi a Monte Mario presso l'associazione culturale di destra Roma Nord. Lunedì sera, a due giorni di distanza, l'ultima molotov è stata lanciata verso le 23,30 contro la saracinesca della sede Massimo Morsello, in zona Appio. Con quest'ultimo attacco subito dalla sezione di via Lidia, salgono a quota tre gli attentati messi a segno nella Capitale in meno di una settimana contro sedi o associazioni di destra. Liquido infiammabile è stato gettato attraverso la saracinesca all'interno dei locali al civico 54, provocando fortunatamente pochi danni. Provvidenziale l'intervento dei vigili del fuoco che, chiamati da un inquilino del palazzo accanto, hanno spento le fiamme in una manciata di minuti. Trovata sul posto dai pompieri una bottiglia di plastica con poca benzina, sono stati avvertiti i carabinieri della stazione San Sebastiano che hanno effettuato i primi rilievi. Al vaglio dei militari della compagnia Eur, a capo delle indagini, possibili testimoni che possano aver visto o sentito qualcosa. Per il momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi anche se Maurizio De Santis, responsabile della sezione di Forza Nuova, parla di una «strategia di fondo alla base dei continui attacchi subiti, architettata per spingere le parti politiche estreme a reazioni scomposte così da screditarle in vista delle prossime elezioni. Questo subito lunedì sera – spiega – è l'ultimo affronto: già nel 2006 un attentato aveva distrutto la nostra vecchia sede di via Nisco e il 10 marzo avevano colpito gli stessi locali di via Lidia. Eppure non siamo stati oggetto di minacce dirette né qualcuno ha rivendicato il gesto». A stemperare i toni e il clima di tensione di questi giorni è, all'indomani dall'ennesimo attentato, il questore di Roma Giuseppe Caruso: «Non credo che quanto accaduto ultimamente sia paragonabile ai fatti avvenuti negli anni '70 – commenta – I danneggiamenti che si sono registrati in città ai danni delle differenti sedi politiche sono materia di indagine e, comunque, ci stiamo attrezzando al controllo del territorio nella speranza un clima più sereno in vista della prossima campagna elettorale». «Senza enfatizzare eccessivamente i fatti – gli fa eco Giorgio Ciardi, delegato del Sindaco alle politiche della Sicurezza – è tuttavia necessario un rafforzamento del controllo dei cosiddetti obiettivi sensibili». Come già aveva fatto domenica, a poche ore dall'attentato subito dall'associazione culturale di destra, a Monte Mario, anche oggi Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, ribadisce che «Non cadremo nella trappola di chi vuole scatenare una guerra all'interno di una generazione di giovani, come negli anni di piombo. Definiremo anzi – annuncia – un programma di intervento nei quartieri popolari romani, nella convinzione che la migliore risposta alle vili azioni notturne di questi giorni sia l'intervento sociale in quelle zone certamente non soddisfatte dalla gestione dell'amministrazione capitolina, ma sempre più lontane da ipotesi anarco-comuniste».

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