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In 6 punti della città su 10 l'inquinamento è fuorilegge

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Seidi queste nel corso del 2009 hanno superato ampiamente il livello di tolleranza che impone la normativa. A Corso Francia, sulla Tiburtina e a piazzale Fermi si sono registrate le situazioni più preoccupanti con 67, 62 e 61 sforamenti durante l'anno. La legge infatti prevede che non si debba superare la soglia dei 35 sforamenti. In tutti questi casi la concentrazione delle Pm10 ha superato i 50 microgrammi per metro cubo (mg/m3) che è il limite previsto giornalmente mentre il limite medio annuo è stato fissato a 40 mg/m3. Fuorilegge si sono rivelate anche le centraline che si trovano a Largo Preneste, Magna Grecia e Cinecittà. La situazione invece è rimasta regolare a Villa Ada, Bufalotta, via Cipro e via Arenula. Ma a preoccupare non è solo il risultato annuo, ma i dati singoli che sono stati registrati in certi periodi. Particolarmente critico è stato lo scorso novembre quando gli sforamenti sono sono stati costanti con picchi notevoli. Ad esempio il 22 novembre Cinecittà ha toccato quota 85 mg/m3, il giorno prima Largo Preneste ha fatto peggio con 92. Disastroso il 20 novembre: Preneste 100, Cinecittà 109, Tiburtina 94, Cipro 73, Corso Francia 81. Sono stati giorni difficili anche a causa della situazione meteorologica. L'assenza di pioggia per molti giorni ha aggravato il problema dal momento che l'acqua ha la capacità di «lavare» l'atmosfera e ripulire l'aria dalle Pm10. È per questo che in particolari periodi dell'anno c'è chi propone, come Legambiente, di intervenire anche con misure drastiche come il blocco del traffico. Il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, spera che venga presto introdotta una cura ecologica d'urto. Ingrediente principale dovrebbero essere le targhe alterne: «Almeno due giorni a settimana per certi periodi. Altrimenti - si domanda Parlati - cosa facciamo, continuiamo a contare i ricoveri?». «Le targhe alterne - aggiunge - consentono di ridurre il traffico almeno del 15%. Non è sicuramente un provvedimento che da solo basta ad eliminare il problema ma potrebbe aiutare molto». Il presidente dell'associazione ambientalista auspica anche che il Comune adotti al più presto due dei provvedimenti contenuti nel piano strategico della mobilità. Il primo è la pedonalizzazione del centro storico. Il secondo è la realizzazione di quella rete di trasporto pubblico ecosostenibile (mezzi non inquinanti e più corsie preferenziali) per incentivare i cittadini a lasciare più spesso l'auto a casa. Dar. Mar.

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