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Sconti e promozioni: si "saldi" chi può

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Tutto è pronto e un'idea di quello che saranno questi saldi invernali al via oggi e in vigore le prossime sei settimane, i consumatori l'hanno avuta giovedì scorso quando la maggior parte delle vetrine era già stata allestita per l'occasione. Sconti medi della merce tra il 30 e il 50% pubblicizzati nelle vetrine (semi-coperte) e sui cartellini con il doppio prezzo: comprare quel cappotto avvistato durante le feste di Natale e lasciato lì perché troppo costoso, non sarà poi così impossibile. Questi saldi promettono bene in termini di giro d'affari per i commercianti, secondo le stime di Confcommercio e Confesercenti che contrastano, tuttavia, come accade ogni anno, con quelle delle associazioni dei consumatori. Per Roberto Polidori della Federabbigliamento -Confcommercio «il primo weekend andrà bene perché sono molti i romani ad aver rinunciato ad acquistare durante le feste in vista proprio dei saldi». Quel «bene» si traduce in una spesa a famiglia di circa 400 euro da destinare, soprattutto, a soprabiti, cappotti, piumini, che hanno prezzi durante l'anno mediamente più alti degli altri capi di abbigliamento. «Il Natale non è andato come speravamo – continua Polidori – voglio immaginare che questi saldi rappresenteranno una importante boccata d'ossigeno per il settore». La pensa allo stesso modo Valter Giammaria, presidente della Confesercenti provinciale che non nasconde il fenomeno tutt'altro che in calo, di numerosi commercianti che hanno iniziato a scontare la merce molte settimane prima dell'inizio ufficiale. «I negozianti hanno praticato sconti piuttosto elevati alla cassa durante le feste di Natale – ammette – anche se questo non ha spinto affatto in alto le vendite. Del resto questi sconti non sono proibiti. Diverso è chi, come c'è stato, continuava a fare vendite promozionali o reclamizzava saldi in vetrina o ancora mandava coupon pubblicitari a casa dei clienti». Per Giammaria la spesa a famiglia dovrebbe attestarsi sui 350 euro mentre semplicemente drammatico è il bilancio delle feste appena passate con -25/30% di vendite rispetto ad un anno fa registrato proprio sui capi di abbigliamento. «Per il settore siamo all'ultima spiaggia – incalza – se non vanno bene questi saldi ci saranno altre chiusure e fallimenti». E che non andranno bene ci scommette il Codacons per cui «la grande corsa ai saldi non si verificherà e si registreranno contrazioni degli acquisti fino al 20%, con una spesa media che non supererà quota 130 euro a testa»; così come l'Adusbef e la Federconsumatori che hanno emesso la loro sentenza: «Solo il 45% delle famiglie acquisterà durante i saldi (circa 10,8 milioni di nuclei familiari), e le vendite promozionali registreranno un calo del 5% circa (per un totale di 3,25 miliardi di euro)». I commercianti, comunque, sono pronti. Sulle vetrine delle principali vie dello shopping campeggiano scritte colorate e vetrine abbellite a festa per invogliare le famiglie ad entrare nei negozi. C'è anche chi incrocia le dita perché stamattina non sia cattivo tempo, così come si teme che il periodo di festa e le diverse migliaia di romani partiti per le vacanze rendano lo «struscio» per i saldi sottotono. Intanto per facilitare lo shopping in centro il Comune ha imposto nuovi orari della Ztl. Oggi e domani sarà chiusa dalle 14 alle 18 (e dalle 23 alle 3), mentre lunedì 4 e martedì 5 i varchi della zona a traffico limitato restano accesi come di consueto dalle 6,30 alle 18. Fino al 31 gennaio, invece, tornerà in servizio la linea gratuita 100, in strada dalle 10,30 alle 18 con capolinea a piazza dei Cinquecento e il percorso che si snoda per via Nazionale, via del Corso, via del Tritone e piazza Barberini. Infine il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, saranno in vigore le consuete modalità dei giorni feriali e festivi.

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