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Nuova luce nelle periferie per eliminare il buio

Pannelli fotovoltaici

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L'obiettivo è l'illuminazione totale della città entro il 2020. Intanto si parte con seimila nuovi lampioni da installare il prossimo anno (inizialmente ne erano previsti tremila). Altri quindicimila nuovi punti luce con tecnologia led (elevata luminosità e basso consumo) arriveranno invece entro il 2015. Anche se il sindaco Alemanno ha già annunciato l'intenzione di raddoppiarli: «Un impegno significativo per il risparmio energetico». I trentamila nuovi punti luce saranno così divisi: sedicimila per l'illuminazione residenziale, diecimila per le strade consolari e le vie di collegamento, quattromila per le aree verdi e le piste ciclabili.  Un intervento possibile grazie a un piano pluriennale di investimenti che costerà 110 milioni di euro. Con le nuove tecnologie ecosostenibili si stima una riduzione di circa cinquemila tonnellate di emissioni di anidride carbonica all'anno. L'occasione per illustrare il nuovo «piano luce» del Campidoglio è stata l'inaugurazione del mega impianto fotovoltaico che alimenterà il centro idrico Acea Ato2 di Monte Mario che porta l'acqua nella case di mezzo milione di romani nell'area nord della città (Trionfale, Monte Mario, Camiluccia, Vigna Clara, Farnesina, Ponte Milvio, Tor di Quinto, Fleming e Due Ponti). L'impianto fotovoltaico, in realtà, ha iniziato a funzionare un anno fa. Ma è stato completato adesso. I 4.968 pannelli fotovoltaici su 20 mila metri quadrati di superficie sono in grado di fornire una potenza di 993,60 chilowatt picco con una riduzione di Co2 pari a 672 tonnellate. Un modo per coniugare «il progresso con l'ecosostenibilità», ha detto il presidente di Acea Giancarlo Cremonesi, per far sì che Roma «diventi sempre di più una città solare». Un impegno che Alemanno ricorda avere sperimentato in prima persona: «Quando sono andato sull'Himalaya - ricorda con un po' di nostalgia - viaggiavo con un pannello solare sulle spalle per alimentare il mio palmare». Ma per restare all'immediato, cioà al prossimo anno, è prevista l'installazione di seimila nuove lampade. L'obiettivo «teorico» a cui l'assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera punta è quello di sessantamila nuovi punti luce da realizzare nell'arco di venti anni per illuminare ogni strada e vicolo della città. Le zone su cui però il Campidoglio intende intervenire già dai prossimi mesi si trovano soprattutto nelle periferie. «In quelle aree nate in maniera non coordinata o abusiva», ha detto Ghera. Si inizierà con 951 lampioni in 68 strade ad Acilia, Infernetto, Monte Migliore, Casal Selce, Cinquina, Cerquette Grandi, Villaggio Prenestino, Case Rosse, Ostia Antica, Bagnoletto, Madonnetta, Colle Tappi, Pantanelle, Palmarola, La Storta, Casalotti e Castel di Leva. Altri 196 punti luce saranno installati in 16 strade a Casal Monastero, Borgata Finocchio, Boccea, Tagliatella, Giustiniana, Corviale e Somaini. Infine sono previsti altri 394 impianti al «led» in 30 strade dei Municipi X, XIII e XIX. Intanto l'Acea ha firmato un accordo con la Confcommercio per far sì che le vetrate dei negozi restino accese anche di notte. «I commercianti che aderiranno - ha spiegato il presidente di Confcommercio Roma, Cesare Pambianchi - potranno avere sconti sull'energia del 5-10% a seconda delle fasce orarie».

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