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Provincia, arrivano i super poteri Zingaretti: "Pronti alla riforma"

Nicola Zingaretti

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Questione di settimane, e la Provincia avrà riconosciuti dalla Regioni nuovi poteri in campo urbanistico. Un altro tassello importante verso quel decentramento e quel federalismo istituzionale attesa da oltre un ventennio. E non è un caso che i nuovi «super» poteri a Palazzo Valentini arrivino alla vigilia di quella riforma che, dopo 140 anni dalla sua costituzione riconosce a Roma ruolo istituzionale e status economico di capitale. Un motivo in più per spingere l'acceleratore su quella riforma più ampia dell'area metropolitana che ha visto, da sempre, il peesidente della Provincia, Nicola Zingaretti in prima linea. «L'area metropolitana - spiega Zingaretti durante la presentazione del documento preliminare del Progetto strategico di Sviluppo dell'Area metropolitana - non è qualcosa che dobbiamo inventarci, è una realtà che esiste e che riguarda un territorio segnato da sempre più profonde interdipendenze.  Tuttavia il principale problema dell'area metropolitana di Roma è che le sue grandi risorse sono riuscite ancora troppo poco a fare sistema, questo perché le logiche del particolarismi, del "romanocentrismo" hanno prevalso a scapito di una visione unitaria dello sviluppo. Per questo il Progetto Strategico che presentiamo parte dall'idea che per affrotnare la sfida che abbiamo di fronte non basti un elenco di cose da fare ma una nuova idea di sviluppo». Cinque i «tavoli» di lavoro che a gennaio daranno vita a una fase di confronto e di consultazione per poi arrivare a un documento finale che sarà peesentato a maggio: Costituire una rete ecologica provinciale, sviluppare il risparmio energetico e l'utilizzo delle fonti rinnovabili, incrementare il risparmio idrico, la gestione dei rifiuti; riorganizzare il sistema metropolitano per integrare spazio urbano e campagna; valorizzare il territorio agricolo; riconversione ecologica dell'economia, valorizzazione del turismo; ridurre le povertà e offrire opportunità di lavoro. Tra gli interventi anche quelli del vice presidente della Regione, Esterino Montino e dell'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi, che ha ribadito la disponibilità del Campidoglio a un lavoro congiunto. «Quello di Zingaretti è un progetto molto ambizioso e è condiviso anche da parte nostra - ha commentato Montino - occorre una forte sinergia istituzionale, un tavolo permanente tra gli enti locali e un confronto serrato con lo Stato, che deve capire che non c'è solo Roma Capitale, ma un contesto territoriale che ha bisogno di risposte». E proprio sui rapporti istituzionali, anche Zingaretti avverte: «L'hinterland di Roma non è una discarica sociale ella quale scaricare campi nomadi o prostituzione».

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