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"Il 2010, l'anno della svolta Ecco il mio patto con la città"

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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La banda dei carabinieri e il coro della Polizia municipale ad accompagnare simbolicamente il sindaco Alemanno all'interno del Teatro dell'Opera. Un luogo scelto forse non a caso, considerato che solo poco più di un anno fa il Costanzi era sull'orlo del fallimento e oggi vive invece una stagione eccezionale. È qui che il sindaco, insieme alla moglie Isabella Rauti, decide di dare gli auguri per le festività natalizie alla città. Tanti infatti gli esponenti della vita politica, amministrativa e civile della capitale. A fare gli onori di casa è il sovrintendente capitolino, Umberto Broccoli che, microfono alla mano, presenta il corto voluto dal vicesindaco Mauro Cutrufo, "Omaggio a Roma", firmato dal maestro Zeffirelli, che sta portando le splendide immagini di Roma in giro per il mondo. Ed è proprio da quelle immagini che parte il sindaco Alemanno. La faccia più bella di Roma che deve e può «abbracciare» quella parte della città che soffre, che ancora non va, che vive disagi enormi. Ed è questa la sfida che il sindaco lancia a tutta la capitale. «Dobbiamo concentrarci tutti, lavorare insieme - dice Alemanno - per riuscire a coniugare la Roma che si vede nel promo di Zeffirelli con l'altra Roma, quella delle perifierie, quella dove ancora esiste il degrado». Il traguardo può apparire lontano: 2020, con l'auspicio che Roma possa ospitare le Olimpiadi. Una data non lontana, ma concreta per realizzare quelle infrastrutture e quel livello di sviluppo che può far parlare di Roma come una metropoli a 360 gradi. E per questo occorre partire subito. «Il 2010 sarà l'anno della riscossa di Roma - promette il sindaco - dobbiamo uscire dalla crisi e saremo la prima città italiana a farlo. Dobbiamo avviarci verso un grande sviluppo che metterà Roma nelle condizioni di essere una delle grandi metropoli in grado di competere nella globalizzazione. Nel 2010 cadranno i 140 anni di Roma capitale e, con i decreti attuativi, avremo i poteri speciali. Faremo il piano strategico di sviluppo che sarà proiettato fino al 2020, anno delle Olimpiadi. Un traguardo ideale per la piena rigenerazione della città». Partire adesso, partire subito insomma. «Abbiamo ereditato una situazione finanziaria pesantissima - ha ricordato Alemanno - e dopo quasi due anni di risanamento ora siamo pronti per un grande balzo. Ci sono molte cose che vogliamo conseguire pienamente, come la totale pulizia della città e il recupero delle aree di degrado. Già da gennaio promettiamo alla città un salto di livello sulla pulizia e che realmente cominci a chiudere le grandi vergogne di Roma che sono i campi nomadi abusivi, dove c'è gente che vive in condizioni inaccettabili».  

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