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"Ebrei, dovete sparire" Insulti a Campo de' Fiori

Roma, piazza Campo de' Fiori, dove si svolge il celebre mercato

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«Rabbini di merda, dovete sparì da qui» e giù sputi. Rabbia antisemita all'ombra di Giordano Bruno, nel mercato di Campo de' Fiori. Il bollettino di ieri: una persona minacciata e insultata, l'anziana madre ricoverata per un malore all'ospedale Santo Spirito, e la denuncia all'"antisemita" Fabio F., titolare di due licenze commerciali in affitto, presentata al commissariato Trevi Campo Marzio. «Stavo andando a comperare un pezzo di pizza - racconta sconvolta Laura Piperno, sorella di una delle commercianti del mercato - quando Fabio F. mi ha insultata, lanciando minacce contro di me, i miei familiari, la mia religione e alla fine sputandomi addosso».   Quando ricorda le urla antisemite Laura non riesce a trattenere le lacrime: «Sono una dei 37 feriti dell'attentato del 9 ottobre 1982 alla sinagoga di Roma. Ero incinta, aspettavo mia figlia Diletta». La paura non finisce qui e neppure è iniziata ieri. «È cominciata tre mesi, l'8 settembre - dice Laura - animata soprattutto da Augusto P., 48 anni»: è titolare di due licenze in affitto, revocate per mancato pagamento (da tre anni) dell'occupazione di suolo pubblico e per saltuarietà dell'attività di commercio (inferiore ai quattro mesi l'anno), venerdì sospesa dal Tar fino all'11 gennaio prossimo. «Da due mesi abbiamo assunto una guardia del corpo, non tanto per difendere me - aggiunge Piperno - quanto mia madre, accompagnata ogni giorno da Portico di Ottavia sin qui, mia sorella e la mia nipotina di pochi mesi.   Anche lei è stata minacciata: "La facciamo a pezzi", hanno detto. Augusto P. ha fatto la voce grossa anche col nostro fornitore, un cinese in via Napoleone III, all'Esquilino: si è talmente spaventato che si è rifiutato di venderci la merce». A essere stufi dei due "antismemiti" di Campo de' Fiori non solo solo i Piperno. Sotto la loro denuncia campeggiano le firme di altri quattordici operatori». «Questo Augusto P. - riferisce il fruttivendolo e vicino di banco Claudio Zampa - ha minacciato anche mio figlio. Abbiamo speso troppi soldi finora per denunce e ricorsi - spiega - ora dobbiamo solo lavorare e lui non ce lo consente chiamando continuamente i vigili, tra l'altro in un periodo, quello natalizio, in cui il mercato dovrebbe essere affollato». Vuole dire la sua anche Franca Persico, battagliera commerciante di 74 anni.   «Questo Augusto P. è un prepotente. Mia madre in queste cassette della frutta ci ha fatto crescere otto dei suoi nove figli. Lui non è nessuno. Non manda via nessuno». Ieri vertice in Campidoglio tra rappresentanti del I municipio, Municipale del I Gruppo, associazioni di residenti e del mercato, oltre ad alcuni familiari della donna insultata. «Abbiamo concordato con la Municipale - spiega il delegato al centro storico, Dino Gasperini - di rafforzare il presidio nella zona del mercato. In più, nei prossimi giorni, «incontreremo il questore per affrontare il problema da punto di vista dell'ordine pubblico. E, parallelamente, abbiamo chiesto al Municipio di emanare provvedimenti a garanzia della legittimità del mercato».  

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