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Settimana bianca low cost

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Neve

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 L'alta quota a basso costo, la montagna «fuori porta» che in appena un'ora ti proietta in piena settimana bianca senza necessariamente dover prendere un aereo. È il «buen retiro» appenninico a pochi chilometri da casa, quello da «sciata e fuga» che non ti fa sconfinare neanche la provincia (almeno se scegli Livata, la «montagna della capitale», ad appena 70 chilometri da Roma) o varcare i confini della Regione (dai reatini monti del Terminillo e della Leonessa ai ciociari Campo Staffi e Campo Catino). O, tutt'al più, emigrare nella vicina «provincia sorella» dell'Aquila, fra le più battute stazioni di Roccaraso, Ovindoli e Campo Felice. Già a partire dal settembre scorso, dopo il protocollo d'intesa firmato dai presidenti delle due province, Nicola Zingaretti e Stefania Pezzopane, le agenzie di viaggi e i tour operator offrono ai turisti che visitano la Capitale e il suo hinterland la possibilità di estendere la vacanza nelle stazioni abruzzesi con pacchetti ad hoc per la stagione invernale. Ma anche i «romani, che sono la maggior parte dei nostri villeggianti, arrivano- spiegano all'Hotel Cristall di Campo Felice - adesso però la gente è ancora poca, speriamo nel pienone a Natale».   Per annullare anche le minime distanze Campo Felice consente di acquistare lo skipass anche su internet. Con la «keycard» ricaricabile si può fare l'abbonamento giornaliero, a partire da 25 euro, fino a quello annuale. Stesso prezzo di partenza a Ovindoli, dove però il bacino d'utenza si allarga «alla Puglia, alla Campania, con meno romani, anche perché le prenotazioni sono proprio poche», lamentano dal Magnola Palace Hotel che fa offerte per le settimane bianche a partire da 350 euro a persona. Anche a Roccaraso avevano preparato pacchetti da un minimo di due a un massimo di 4 notti per il ponte dell'Immacolata, «ma senza impianti aperti le prenotazioni scarseggiano», spiegano al Park Hotel. A Roccaraso il giornaliero parte da 33 euro, ma sono varie le condizioni di vendita. Come al Terminillo, la «montagna di Roma», però ancora vuota: «c'è giusto qualche romano, di quelli abituali, per il resto c'è pochissima richiesta. E le previsioni meteo non lasciano presagire nulla di buono, almeno per questo ponte», dice il titolare de «La Piccola Baita», che pure aveva allestito pacchetti da tre giorni per l'Immacolata da 240 euro. A meno di cento chilometri da Roma ci sono poi le due stazioni invernali ciociare di Campo Staffi (Filettino) e Campocatino (Guarcino), che hanno le tariffe più «low-cost» di tutte, almeno per lo skipass giornaliero: dai 15 euro per i giorni feriali ai 22 per i festivi. Campo Staffi condivide con Monte Livata l'appartenenza al Parco dei Monti Simbruini che è il più grande del Lazio con i suoi 30 ettari di area protetta. Che offrono anche un inverno «alternativo» agli amanti della montagna, ma non dello sci. La «montagna della capitale», l'unica della provincia, ancora non rende note le nuove tariffe per lo sci alpino. Mentre dallo scorso anno ha introdotto il ticket anche per lo sci nordico. Per accedere alla «pista tricolore» si paga uno skipass giornaliero di 5 euro.

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