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Festival nella Capitale per combattere il fenomeno dello sballo tra i giovani

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Eccoda cosa parte l'iniziativa «Oltre la Movida: proposte per un'offerta culturale adeguata al mondo della notte». Un progetto che prende spunto da un'attenta riflessione fatta su usi e costumi dei giovani e sul loro modo di vivere la notte promosso da Dissonanze Network con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune, presentato ieri al Chiostro del Bramante. Un'indagine dalla quale emerge «un'involuzione della società - spiega Giuliano Compagno, rappresentante dell'Assessorato alla Cultura del Comune - verso una realtà compulsiva, dove lo sballo da periodico sta diventando abituale». E proprio dalla necessità d'intervento parte questa iniziativa, che vuole innanzitutto creare offerte valide come quella del Festival. «I Festival - spiega Giorgio Mortari, direttore artistico di "Dissonanze" - rappresentano la dimensione ideale per favorire una libera sperimentazione all'interno della cultura di massa e minare alle fondamenta di ogni tipo di deriva». E continua. «Con gli anni il nostro pubblico è cambiato molto, a una maggiore offerta qualitativa di artisti si è purtroppo abbassato l'interesse culturale dello spettatore», ed è per questo che il prossimo Festival, atteso per maggio, vedrà una sola giornata al Palazzo dei Congressi, per un pubblico di massa e altri 2 o 3 giorni dedicati ad eventi di qualità per una platea d'elite, che si svolgeranno in location alternative al Palazzo. Il Festival di Dissonanze ma anche il Festival Netmage, il Romaeuropa Festival, il Festival Elita, il Festival Club to Club, il Red Bull Music Accademy e infine il Festival Sònar, tutti uniti a promuovere eventi per rendere costruttive, e non distruttive, le notti dei giovani.

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