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L'alta velocità ora preoccupa i pendolari della Roma-Tivoli

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LaFr2, infatti, si snoda su binari che, in uscita dalla capitale, viaggiano paralleli a quelli dell'alta velocità. E con i 72 nuovi Frecciarossa al giorno (oltre 48mila posti a disposizione per viaggiare in due ore e 45 minuti tra Tiburtina e Rogoredo) i pendolari paventano che «per dare la precedenza assoluta al treno superveloce che transita ogni 15 minuti», i loro vagoni rischiano così di rimanere «fermi a lungo in attesa fuori delle stazioni ai semafori rossi». E siccome le attese già adesso non mancano (solo la scorsa settimana «numerose volte sono saltati i collegamenti corrispondenti delle ore 17,28 e 19,28 Lunghezza-Roma, 16,31 e 18,37 Roma-Lunghezza, provocando ressa sui treni per Tivoli», riepilogano i forzati del binario), chiedono all'azienda di non subire ulteriori disagi. Ma le Fs da tempo ribadiscono invece che, proprio grazie alla specializzazione delle linee (quelle che assicurano la rete ad alta velocità), «saremo in grado di migliorare la qualità del servizio anche per i treni dei pendolari». Lo sperano gli utenti della Fr2 (un bacino d'utenza di oltre 200 mila persone), che lamentano un «sovraffollamento cronico nelle fasce mattutine, i cui treni sono ormai dei carri bestiame: gran parte dei ritardi sono dovuti alla difficoltà con cui i pendolari si accalcano sulle misere e scalcinate automotrici Ale 801-940, che sono delle vetuste littorine a quattro carrozze, del tutto inadeguate alla quantità di passeggeri che tentano di salire». Per non parlare dei guasti lungo la linea, ancora a binario unico: solo la scorsa settimana i pendolari hanno vissuto due giornate davvero nere, con blocchi della circolazione per la rottura di un cavo della linea elettrica che ha causato danni agli apparati della centralina di Bagni di Tivoli.

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