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Cultura, nidi e metrò: i romani votano

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Il Campidoglio

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Forse è stata solo una coincidenza. Ma il sindaco Alemanno ha voluto incontrare i sindacati del settore per avviare una piattaforma comune sulla riforma e il rilancio dei servizi pubblici locali, proprio la sera prima della presentazione della consueta relazione annuale dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma. Un vero e proprio «termometro» sull'andamento di trasporto pubblico, servizi sociali, asili nido, pulizia, illuminazione, acqua, gas, cultura.  In altre parole sull'efficienza e sul gradimento della qualità della vita dei romani. Un lavoro prezioso per l'amministrazione che attraverso monitoraggi e studi analitici può indirizzare l'azione di governo. E dovrà farlo soprattutto nelle premesse dell'attività svolta dall'authority capitolina, dove il presidente Paolo Leon lamenta non solo la grave incertezza finanziaria in cui versa l'agenzia ma anche uno stato di forte criticità «del sistema di governance e controllo del sistema dei servizi, considerata la scarsa diffusione e inadeguatezza della documentazione prodotta con riferimento ai risultati qualitativi, quantitativi ed economico-gestionali conseguiti. Un monitoraggio in merito - prosegue la relazione di Leon - è stato proposto a tutti gli assessori della nuova giunta comunale nel 2008 ma, nonostante ripetuti solleciti, sono pervenuti pochissimi elementi conoscitivi circa l'attività svolta». Una prima tirata di orecchi, insomma, mitigata dal primo dato positivo, ovvero la quota di romani che si ritiene «molto o abbastanza soddisfatta» della qualità della vita nella città. Il gradimento, in una scala che va da uno a dieci, sale infatti al 6,1 rispetto al 5,7 del 2007. In termini percentuali i romani soddisfatti di come si vive in città passa dal 67,7% del 2007 al 72,7% del 2009. Un dato incoraggiante, insomma. Ma è vero che se ai romani piace vivere nella capitale, alcuni servizi essenziali vengono sonoramente bocciati. Il dato peggiore è quello degli asili nido capitolini. Cala il gradimento dei romani per gli asili nido. Il voto medio dato a questo servizio passa dal 6,2 del 2007 al 5,9 del 2009. Cala anche il gradimento dell'assistenza domiciliare, il cui voto passa da 6 a 5,8. Cresce, invece, il gradimento per le farmacie comunali il voto passa da 7 a 7,1. Buone notizie anche per il trasporto pubblico, che nonostante tutte le criticità già note, segna un forte miglioramento di giudizio da parte degli utenti per quanto riguarda la metropolitana, che passa l'anno con un 6,8, mentre resta basso il gradimento per il trasporto su gomma (5,2). Romani poco entusiasti anche nei confronti della mobilità alternativa, come il car sharing, che vanta il record negativo per numero di iscrizioni rispetto alle grandi città con 0,3 abbonati ogni mille abitanti. Meglio i rifiuti, dove la raccolta differenziata cresce dal 16,8% al 19,5%, pur restando ancora irrisolti i nodi cruciali dell'impiantistica (oltre il 75% della produzione dei rifiuti va in discarica). Giudizio negativo, invece, sui servizi di spazzamento e pulizia delle strade: in questo caso i romani hanno dato un 4,4 alla pulizia delle strade e un 5,8 alla raccolta rifiuti. In tal senso, l'Agenzia sottolinea le alte tariffe pagate dai cittadini romani (+ 35% di media rispetto alle altre famiglie italiane) per l'igiene urbana e ancora la diffusa morosità nel pagamento delle stesse. Promossi a pieni voti invece il servizio idrico (il 92% dei romani si ritiene molto o abbastanza soddisfatto) e quello energetico e del gas (anche se quest'ultimo risulta essere più caro rispetto alla media nazionale). «Rimandato a settembre» il servizio di illuminazione pubblica. La criticità maggiore resta quella della riparazione dei guasti delle lampade, prevista ancora nei termini dei 20 giorni mentre nelle grandi città si oscilla tra i 2 o i 3 giorni. Non solo. La percentuale di lampade non funzionanti a Roma sono mediamente il doppio di Genova, Bologna, Firenze e Bari. Fiore all'occhiello della relazione, i servizi culturali. Il voto medio dato dai romani alla cultura offerta dalla città è compreso il 7 e l'8, a seconda della struttura culturale, con punte di soddisfazione superiori al 90% per l'Auditorium, il Palaexpò e i musei e le biblioteche comunali. «Dobbiamo rilevare un miglioramento netto dello 0,4% tra quest'anno e il 2007, il che sottolinea che abbiamo dato una soddisfazione nettamente migliore rispetto a quella dell'amministrazione Veltroni - ha commentato il sindaco Alemanno - ci sono problemi e criticità nei diversi settori, ovviamente bisogna riuscire a intervenire sul versante della polizia urbana che è rimasta allo stesso livello, però complessivamente c'è un segnale di soddisfazione che ci incoraggia a fare meglio. In una condizione di crisi, difficoltà e problematiche molto forti per noi è un dato molto soddisfacente e ci incoraggia a lavorare sempre di più per il futuro».

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