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Prostituta uccisa Casa al setaccio

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Ierigli esperti della polizia scientifica sono tornati nell'appartamento allo Statuario, in via Squillace 21a, dove martedì è stata uccisa Laura Zambani, 55 anni, ambulante di giorno, prostituta il pomeriggio. L'arma del delitto è stata ritrovata: un tubo metallico, di quelli usati per gli allacci idraulici, scoperto in un cassonetto davanti l'abitazione e ancora sporco di sangue. Gli investigatori sperano che l'uomo che ha massacrato Laura Zambani, colpeldola mortalmente alla testa, abbia lasciato tracce, da quelle biologiche a quelle digitali. La poveretta ha aperto la porta al suo assassino: poteva essere un cliente, un conoscente, un amico. È stato uno di questi ultimi a dare l'allarme la sera della tragedia. Da circa due ore non riusciva a sentire la donna, a mettersi in contatto con lei, allora ha telefonato alla figlia, che ha chiamato il 113. Poi la scoperta. Ieri la giovane ha fatto una visita lampo nell'appartamento. Ma fino a quando la Scientifica non avrà completato i rilievi non sarà possibile rimuovere neppure uno spillo dal monolocale al primo piano della palazzina. La Squadra mobile sta passando al setaccio la rete di amicizie della donna, i suoi contatti, le telefonate, ed eventuali testimoni. Nella doppoia vita di Laura si nasconde il suo assassino. Fab. Dic.

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