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E il Comune li rivuole

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«Allaricerca del parcheggio perduto». E il delegato del sindaco al Centro storico, Dino Gasperini, ci è andato per davvero, scoprendo come le strade e i vicoli oberati di auto e moto siano rimasti fermi, in termini di segnaletica stradale, anche a trent'anni fa. Il monitoraggio sul recupero dei posti auto si è concluso da oltre un mese e le pratiche per il recupero di circa 350 posti auto sono già negli uffici del VII Dipartimento capitolino. «Gli uffici stanno lavorando - spiega Gasperini - praticamente mancano soltanto le ordinanze per il ripristino della sosta». Ecco allora che in via del Caravita, piazza Augusto Imperatore, via Monserrato, via Giulia, via di Ripetta, si avranno «nuovi» posti auto. Si tratta insomma di una riorganizzazione e del ripristino di alcune aree che, per distrazione o per pigrizia sono rimaste riservate a mezzi che non ci sono più. In parte alcuni stalli sono stati già recuperati, per gli altri si attendono, appunto, le nuove ordinanze. Tra gli esempi più eclatanti quelli di piazza Augusto Imperatore, dove preziosi posti auto sono riservati a taxi che non ci sono più; in via Giulia i posti auto sono ancora riservati agli uffici del I Municipio, trasferito ormai da tempo in via Petroselli, così come la sosta riservata in via Monserrato per i vigili urbani del I Gruppo, trasferiti da oltre dieci anni. Ma sono tanti gli esempi, come piazza San Silvestro, dove il lato destro è totalmente riservato ai taxi, nonostante il posteggio sia ben delimitato solo in una parte della piazza. Ancora, a Corso Rinascimento ci sono ancora i posti auto riservati al Senato, nonostante il parcheggio dedicato a largo Tognola. Situazioni al limite, insomma, dove basterebbero pochi minuti per aggiornare la segnaletica e «guadagnare» così posti auto preziosissimi in un'area come quella del centro storico e nel particolare il Tridente, in cui anche un posto per il motorino diventa un «tesoro» inestimabile. Per questo, «è fondamentale che un monitoraggio sulla segnaletica e sulle esigenze della viabilità - sottolinea Gasperini - venga effettuato almeno una volta ogni due anni». Ma se la «caccia» al parcheggio in centro può diventare più semplice aggiornando la segnaletica stradale, è pur vero che occorre rivedere le soste riservate. E se il record degli oltre 16 posti del ministero dei Beni culturali è destinato a «scomparire», considerando che «è già stata inoltrata la richiesta di diminuire i posti riservati perché sono davvero troppi», ricorda Gasperini, è anche vero che anche il Campidoglio dovrà avviare una ricognizione «interna». In via delle Botteghe oscure, infatti, ci sono tre posti riservati all'Ufficio extradipartimentale del coordinamento politiche della sicurezza del Comune di Roma. Un altro paradosso, considerando che il I Municipio e l'Anagrafe centrale, entrambi in via Petroselli non hanno posti riservati neanche per i cittadini che si devono recare negli uffici. Forse occorrerà rivedere anche questo tipo di segnaletica. Sus. Nov.

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