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Una panchina per due, con un bracciolo di separazione, dovrebbe servire piuttosto ad evitare che Alemanno e De Lillo, come è già capitato, se le suonino di santa ragione.

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SeDe Lillo non è nuovo, questa volta sull'onda delle proteste dei residenti stanchi di vedere i loro parchi trasformarsi in dormitori, a fare annunci senza fare i conti con l'oste, è pur vero che il sindaco non ha rinunciato a smarcarsi su una roba che non è poi tanto lontana dalla politica anti-disdoro della sua Giunta. Il papocchio, ricordiamo, nasce da una risposta che avrebbe dato De Lillo l'altro ieri ai residenti di piazza Ragusa, nel corso dell'inaugurazione dei nuovi giardini, i quali chiedevano di togliere le panchine che sarebbero servite solo a richiamare gli sbandati che non trovano posto nella stazione Tuscolana. Allora De Lillo avrebbe detto: «Perché toglierle. Studiamo un modo per impedirgli di andarci a dormire». «Un artificio - ha detto ieri il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, che si è aggiunto al coro di polemiche levatosi sulle panchine anti-barbone - già utilizzato con successo in altre città europee», come è accaduto per lavavetri e prostitute.Mat. Vin.

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