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Olimpiadi 2020, sfida Capitale

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{{IMG_SX}}Con una lettera che reca in calce la firma del primo cittadino della Capitale, e con l'inoltro nella sede del Comitato olimpico al Foro Italico, Roma ha formalizzato nel pomeriggio di ieri la candidatura della città ai Giochi olimpici del 2020. Se, come sembra, anche Milano si proporrà per ospitare la trentaduesima edizione delle Olimpiadi, il poker delle città italiane interessate all'evento diverrà un pokerissimo: Roma, Venezia, con il triangolo veneto collocato tra Padova e Treviso, Palermo, Bari, e il capoluogo lombardo. Gianni Alemanno si era già esposto ai primi del mese, all'indomani dell'assegnazione dell'edizione del 2016 a Rio de Janeiro. Parlando esplicitamente della candidatura romana, Alemanno aveva incassato il consenso di massima dei rappresentanti delle istituzioni territoriali interessate, Regione e Provincia, nelle persone di Piero Marrazzo e di Nicola Zingaretti, e quello generalizzato di esponenti del complesso mondo politico. Della paradossale situazione, che vede con ogni probabilità cinque città pronte ad esporsi, si parlerà stamani nella riunione della Giunta esecutiva del Coni. Dal soglio del Foro Italico Gianni Petrucci ha già espresso chiaramente quali siano le idee dell'ente circa la credibilità e la consistenza di alcune candidature, dettate dall'improvvisazione e, in qualche caso, anche da un'imbarazzante disconoscenza delle procedure formali che stanno a capo di ogni candidatura. Il pallino della decisione è interamente nelle mani del Coni. E il Foro Italico ha intenzione di muoversi alla scelta. Decisione, a primavera inoltrata del prossimo anno, e comunque non oltre i primi del mese di luglio. A metà 2012, il Cio selezionerà i nomi delle quattro candidate finali. Nel 2013, l'assegnazione.

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