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Se il posteggio della Camera ricorda le baracche di S. Lorenzo

Un tendone copre il parcheggio delle auto blu

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A chi ha la fortuna di abitare in pieno centro storico sarà capitato almeno una volta di dover chiedere alla Sovrintendenza comunale il permesso per ridipingere le persiane di casa. Chissà quale sarebbe allora il giudizio dei soprintendenti capitolini se fossero chiamati ad esprimere un parere sul «verde-smeraldo» del telone di plastica srotolato sul parcheggio della Camera dei deputati per tenere gli interni in pelle delle auto-blu al riparo dal caldo sole estivo. In una città capitale che ha fatto della lotta al disdoro una priorità, un obbrobrio simile «nun se po' proprio vedè». Soprattutto se ci si trova, come nel caso del parcheggio della Camera, in piazza del Parlamento, nel punto in cui s'incrociano via di Campo Marzio e via dei Prefetti. Ma per raccontarla tutta, e non fermarsi al "cazzotto a un occhio" tirato dal lenzuolone verde, è bene descrivere il parcheggio, a cui i deputati accedono da due cancelli aperti su via della Missione. Parte del parcheggio sorge in un'area un tempo occupata da una palazzina. Basta alzare lo sguardo verso il muro laterale del palazzo che si affaccia su via di Campo Marzio per notare, è ben visibile, il segno lasciato dal tetto di un palazzo sulla parete. All'interno del parking c'è una struttura bassa, a un piano, che funge da rimessa, e che ricorda tanto le casupole di San Lorenzo, quelle che s'incontrano sulla destra percorrendo via dello Scalo in direzione di Porta Maggiore. Così il muro di cemento che lo circonda su tre lati e lungo il quale corre un intreccio disordinato di cavi. In passato le auto dei deputati occupavano anche lo spazio esterno al parcheggio, quello adiacente alla piazza, ancora perimetrato da transenne di ferro. Transenne rimaste inchiodate in quella posizione da due anni, da quando Striscia la Notizia intervenne per caldeggiare la richiesta di posti macchina dei residenti e di riqualificazione della piazza voluta dal I Municipio, guidato, nel 2007, dal minisindaco Lobefaro. Si tratta dunque di uno spazio inutilizzato che il nuovo presidente del I Municipio, Corsetti, in linea con l'impegno del suo predecessore vorrebbe restituire ai residenti. Buone nuove anche dall'amministrazione centrale. La conferma della volontà di riqualificare questo spicchio di piazza viene dal delegato del sindaco per il Centro storico Dino Gasperini: «Abbiamo già avviato un percorso partecipativo con i residenti e con la Camera per risolvere il nodo della sicurezza», motivo per cui il semicerchio resta transennato pur non ospitando auto. Resta però la questione estetica del parcheggio della Camera, quello oltre il muro coperto dal tendone di plastica verde. Un bando per costruire al suo posto un parcheggio multipiano, in grado di servire Camera e residenti, risalirebbe addirittura agli anni '70. Questa possibilità, fanno sapere gli uffici della Questura della Camera, è tornata attuale e sarebbe stata presa in seria considerazione dal Mibac. Ma tra il dire e il fare sembra ci siano problemi di natura burocratica e politica. Come sempre, anche quando si tratta del decoro urbano.

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