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Troppi «portoghesi» Serve una task force

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Così,anche per gli stalli delimitati dalle strisce blu, la percentuale degli evasori resta alta anche dopo l'introduzione del nuovo sistema di tariffe. L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune ha realizzato qualche settimana fa un'indagine prendendo in esame 26.938 spazi per la sosta a pagamento. Dal risultato del monitoraggio risulta che circa il 40% dei romani non inserisce la monetina nel parcometro. Eppure dall'Atac fanno sapere che dal 2007 ad oggi il ricavo medio per posto auto nelle strisce blu è aumentato del 3,5%. Nello stesso periodo, gli ausiliari del traffico hanno elevato un 17% di multe in più per mancato rispetto delle regole da parte degli automobilisti ai parcheggi di pagamento. Multe che, evidentemente, non scoraggiano i romani dal tentativo di sostare gratis. L'Agenzia ha infatti evidenziato che su 10 auto che parcheggiano nelle aree delimitate dalle strisce blu quattro andrebbero multate dagli ausiliari dell'Atac o dagli agenti della polizia municipale, perché non hanno pagato il regolare ticket oppure occupano posti che non dovrebbero occupare (ad esempio quelli per gli invalidi). La situazione peggiora nelle strisce bianche dove il posteggio gratuito è consentito per un tempo massimo di tre ore e gli automobilisti dovrebbero esporre il disco orario. E anche dove vige la tariffa di prossimità, che presenta costi orari nettamente inferiori alle altre zone tariffate, il tasso di irregolarità è comunque elevato, pari al 24% dei posti occupati. Per quanto riguarda le tariffe agevolate di breve e lunga sosta (20 centesimi per 15 minuti, 70 per il mensile e 4 euro per 8 ore), sempre l'Agenzia evidenzia che se quasi un utente su due di quelli che sostano regolarmente a pagamento nelle strisce blu ha fruito delle nuove agevolazioni tariffarie per la sosta lunga, solo lo 0,2% dei paganti ha utilizzato la nuova tariffa per la sosta breve. La motivazione? L'abbiamo chiesta a chi era in cerca di un posto su via Ostiense dove non c'era traccia (mercoledì 7 ottobre il giorno della nostra visita) di ticket da 15 minuti sui cruscotti delle auto parcheggiate ma in compenso era tutta una doppia fila di auto. «Sono sceso per un caffè, roba di pochi minuti», si giustifica Roberto Ricco. «Non capisco proprio a cosa serva la sosta breve – gli fa eco Elena Sparvoli - se devo sostare qualche minuto, sinceramente metto la macchina in doppia fila come fanno tutti e non pago certo 20 centesimi». «Impietosa» la conclusione dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune sul monitoraggio effettuato: «Stante la diminuzione del numero di posti sulle strisce blu, l'introduzione di tariffe agevolate e la sostanziale conferma del tasso di evasione, è indispensabile e urgente una revisione tecnica ed economica del Contratto di servizio con Atac nonché la formulazione di idonei atti di indirizzo alla Polizia Municipale e ad Atac stessa (limitatamente alle strisce blu) in tema di verifiche e controlli». L'assessore alla Mobilità Sergio Marchi si è affrettato a rispondere che l'amministrazione comunale «è impegnata in una battaglia di grande legalità nell'ambito della circolazione stradale e che i controlli aumenteranno». Dam. Ver.

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