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Aghi e vetri rotti nel cortile della scuola

Scuola

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È la prima volta che scrivo al giornale ma devo denunciare quanto accaduto. Sono nonna di sei nipoti, tra cui due femmine che frequentano l'asilo in via Domenico Silveri n 2 (scuola dell'infanzia «II Ottobre 1870») nel quartiere Aurelio. Giorni fa un bambina giocando nel giardino della scuola ha raccolto una siringa, questa cosa è molto grave, perché in quel giardino ci giocano bambini dai tre anni ai sei. Senza parlare dei topi che girano e delle bottiglie di vetro che vengono lanciate da barboni ubriachi nella notte all'interno del giardino della scuola. Fiorella Tamburini (e-mail) Il filo diretto con la cronaca di Roma. Potete inviare lettere, commenti e segnalazioni a questo indirizzo e-mail (clicca qui), al numero di fax 06/675.88.324 o via posta a Il Tempo - Lettere, piazza Colonna 366 - 00187 Roma. «Si, è vero, una bambina ha trovato un ago di siringa, non tutta completa, solo l'ago con il suo cappuccio e sì abbiamo problemi continui con gli sbandati che gettano bottiglie da piazza Santa Maria delle Fornaci nel nostro cortile». Queste le parole di Claudia Arduini, insegnate «anziana» della materna «II Ottobre 1870» di via Domenico Silveri, popolata da 125 bimbi. A pochi passi dal Vaticano con il Cupolone a fare da sfondo, una piazza è ormai dormitorio e «vineria» per senzatetto e alcolizzati, con gran scontento della gente del quartiere. «Prima potevamo sederci sulle panchine, leggevamo, si chiacchierava – dice Andrea, 72 anni, residente in via della Stazione di San Pietro – Oggi giriamo al largo, escluso qualche temerario. Non si può prevedere il comportamento di un ubriaco. L'altro ieri uno urlava con rabbia contro il nulla, contro un interlocutore inesistente. Meglio stare lontani». «Dobbiamo essere comprensivi con i più sfortunati, è vero – continua Flavia, 68 anni - ma qui c'è una scuola, ci sono dei bambini». La situazione è apparsa ieri in tutta la sua evidenza passando per piazza Santa Maria delle Fornaci, dall'incrocio con via Silveri. Una panchina era occupata da uno sbandato, sporco, coperto per tre quarti da una decrepita coperta di lana. Puzzo d'alcol, bottiglie di plastica e vetro, lattine, tutte intorno al sedile, buste di un supermercato con generi alimentari e altre bottiglie. Su un'altra panchina lì di fronte altri tre malconci. Altri due in arrivo verso le 11, passo malfermo, occhio vitreo e odore di rancido di vino. «Il problema è ben reale, tanto che insieme ad alcuni genitori che si sono presentati nel mio ufficio proprio stamattina, abbiamo sollecitato Municipale e carabinieri – sottolinea Stefania Prece, preside delle elementari e medie della stessa scuola – Purtroppo i militari ci hanno descritto che quegli uomini sono tutti cittadini europei e finché non vengono colti in flagrante a fare qualcosa di illecito, nulla si può fare per allontanarli. Parallelamente continua il lancio di bottiglie verso lo spazio all'aperto della scuola». I contenitori vengono lanciati soprattutto durante la notte, tutti nel cortile. Pezzi di vetro in quantità, taglienti e pericolosi spuntano fra le altalene e i giochi, sotto al muro che divide da piazza Santa Maria delle Fornaci e da via Silveri. «Ogni mattina, dalle 7,30 alle 8, quando apriamo i cancelli, dobbiamo ispezionare ogni angolo del cortile – continua dalla materna, Claudia Arduini – La situazione perdura da tempo con nostra preoccupazione. Avevamo chiesto al Municipio se ci faceva mettere delle barriere lungo la cancellata di via Silveri, in modo che questi ubriachi e malintenzionati non potessero guardare dentro impedendo anche il lancio delle bottiglie, ma ancora non è stato fatto nulla». Che l'atmosfera non sia del tutto tranquilla, lo si arguisce da altri particolari: un cancello tenuto chiuso da una catenenella e citofono completamente strappato dalla sua sede; nella parte dell'edificio per medie ed elementari, al piano terra, campeggia la scritta «Area video sorvegliata», sovrastata da una telecamera. Neppure fosse una banca.

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