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Zaini come zavorre e "fuorilegge"

scuola

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Per alcuni è «il peso della cultura». Per altri è solo «un fastidio» e «un inutile ingombro». Volenti o nolenti, come ogni anno, gli studenti tornano a scuola, carichi di libri, quaderni, astucci e diari ammassati alla rinfusa dentro il caro, vecchio zaino. Che, all'ultima moda e coloratissimo, è sempre più pesante e difficile da trasportare. Alti poco più di un metro ed esili di corporatura, escono correndo dal cancello della scuola media «Esopo» di via Volsinio, II Municipio, gli studenti della seconda classe. Giuseppe ha 12 anni, 38 chili di peso e sulle spalle una borsa che di chili ne ha ben 8. Secondo le direttive del Consiglio superiore di sanità ne dovrebbe pesare da un minimo di 3,8 a un massimo di 5,7. Per Margot, 12 anni e mezzo, munita di tutto il corredo scolastico, la bilancia arriva a segnare 55 chilogrammi: 6 quelli aggiunti dallo zaino sulle spalle. Martina, anche lei 12 anni, ne ha uno che pesa 7 (3 in più del consentito). «Fuorilegge» sono anche le borse di Eleonora e Rebecca, mentre Alessandro, quasi 12 anni per 32 chili di peso, si porta appresso 10 chili di zaino, munito però di trolley. «Non è questa la soluzione – si lamenta Sabrina, madre di Stefano e Francesca – Certamente lo può aiutare per un po', ma quando deve salire fino al secondo piano?». I piccoli alunni una proposta alternativa l'avanzano convinti: «Vogliamo gli armadietti in classe. Da noi solo una scrivania ha il sottobanco. Per terra non possiamo lasciare niente in caso di terremoto, dobbiamo appendere le borse allo schienale della sedia. Ogni volta che ci alziamo cade tutto per terra». Ognuno di loro porta minimo un libro a materia, più quaderni, quadernoni, diario, astuccio. Come alla «Esopo», anche alla scuola media «Winckelmann» di via Lanciani gli alunni si caricano sulle spalle zaini-zavorra. «La situazione è drammatica – scuote la testa Renato, nonno di Aurora, prima media – I testi sono tanti e li deve portare tutti, gli insegnanti non vogliono che li dividano tra compagni di banco». Il perché ce lo spiegano subito le piccole studentesse: «Ci sono gli esercizi a fine capitolo. Per 3 ore di seguito ci fanno portare 4 libri. Ogni giorno facciamo 6 ore più i rientri di musica». E così Aurora ha anche la cartellina di disegno, Francesca ha un'altra borsetta in mano con i quadernoni più pesanti, Daniela invece ci tiene il flauto traverso e quello tenore per le ore di musica. Stefano, il papà di Chiara e Irene (11 anni, 31 chili di peso corporeo e 10 di zaino) si carica sulle spalle le cartelle delle figlie all'uscita di scuola: «Un peso assurdo da far caricare su di loro che sono così piccole».

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