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Lite sul bus per il fumo: "Zitta, sporca negra"

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«Zitta sporca negra», e partono schiaffi e calci. A darli una ragazzina di 14 anni, italiana, con l'amica ucraina, di 15, tutte e due iscritte al primo anno di una scuola superiore di Tor Bella Monaca. A ricevere le manate in pieno volto Doris, mamma nigeriana di 40 anni, che accompagnava all'asilo la figlia di 5 anni, scoppiata a urlare dallo spavento di vedere la madre aggredita. La Questura stempera: «La lite non ha connotati razzisti». Il fatto è successo ieri mattina alle 7,34 circa. È cominciato sul bus 059 ed è finito qualche fermata dopo, in via dell'Archeologia. Motivo? Una delle due ragazze, l'italiana, fuma una sigaretta a bordo del mezzo. La nigeriana le dice di spegnerla perché la figlia sta poco bene e lei reagisce, anche dopo, quando scende alla fermata di via dell'Archeologia. La bimba urla. La donna prova a chiamare al telefonino l'amica brasiliana, Maria Edima, che abita proprio lì e con la quale ogni mattina si dà appuntamento per portare le piccole a scuola. L'amica vede la scena dalla finestra. Una volante del commissariato Casilino Nuovo ferma il parapiglia durato pochi minuti. I poliziotti prendono nome e cognome della ragazze che poi entrano a scuola. Poi identificano la nigeriana. Anche lei porta la figlia a scuola, ma subito dopo raggiunge il commissariato per verificare una cosa: durante la lite uno dei poliziotti le avrebbe detto: «Stai buona o ti faccio 3.500 euro di multa». Lei si è arrabbiata e preoccupata e vuole verificare se quel verbale c'è davvero. In commissariato la tranquillizzano. Doris decide di non sporgere denuncia, dice solo: «Vorrei parlare coi genitori delle due ragazzine». Sfugge ai giornalisti e va a casa. Parla Maria Edima, 43 anni, separata dal marito violento, madre di tre figli di 2, 5 e 16 anni. «Doris è una donna tranquilla - dice - Lavora sodo, il marito, africano anche lui, fa l'ambulante, ma ora è in prigione a Napoli. Doris ed io ci arrangiamo: anche lei a volte fa l'ambulante, poi facciamo pulizie dove serve e quando si può». Molte le reazioni. Il sindaco Alemanno ribadisce «quanto detto in occasione della fiaccolata perché il 99% dei romani non è intollerante». Il presidente della Regione Piero Marrazzo ha invitato a «educare alla convivenza». Mentre è il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti a farsi da portavoce per le scuse alla donna nigeriana.

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