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Aree archeologiche come dormitori Zone sgomberate dai vigili urbani

L'operazione della polizia municipale

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Liberate importanti aree archeologiche occupate come dormitori da sbandati senza fissa dimora in diversi luoghi nel cuore e lungo i confini del Centro Storico. L'operazione che è iniziata alle prime luci dell'alba e si è protratta per l'intera mattinata ha consentito la totale bonifica di spazi di grande valore storico ed archeologico. Gli agenti del Nucleo Assistenza Emarginati del I Gruppo insieme allo speciale Nucleo Decoro Urbano e squadre dell'Ama hanno provveduto, oltre allo sgombero di masserizie, materassi, cumuli di sporcizia e rifiuti organici, anche alla disinfestazione generale dei siti liberati. Sono tornati fruibili anche dai cittadini i giardini attigui alla statua di San Francesco a Porta San Giovanni, le mura aureliane nel tratto di via Carlo Felice, Piazza Dante, via Statilia, Villa Celimontana e la Salita San Gallo che venivano utilizzati come rifugio da persone senza fissa dimora, con elevato disagio sociale e con fenomeni di pesante degrado urbano che alcune volte si manifestava anche con situazioni fuori della legalità. In particolare gli antichi camminamenti dei soldati romani lungo le mura sono tornati visitabili senza dover incontrare il degrado degli scomodi «inquilini». Sconcertante agli occhi degli operatori la situazione al di sotto della rampa del parcheggio Gianicolo a piazza della Rovere dove un cittadino polacco al momento dell'intervento si lavava indossando solamente un paio di slip. Le operazioni proseguiranno anche nei mesi autunnali per scongiurare eventuali nuove occupazioni in questi ed in altri luoghi.

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