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Montesacro, fiamme nella casa di cura Nel rogo muore una donna di 88 anni

I soccorritori sul luogo dell'incendio

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ROMA - Un lumino acceso nel corso della notte per vegliare una degente appena morta, un lumino poi dimenticato nella stanza dai parenti: sarebbe questa la causa dell'incendio divampato questa mattina in una clinica per anziani nel quartiere romano di Montesacro dove, nel rogo, è morta una donna di 88 anni. Altre sette sono rimaste ferite. Le fiamme si sono sviluppate poco dopo le nove e trenta al terzo piano dell'istituto San Francesco Caracciolo di viale Tirreno. A perdere la vita un'anziana di 88 anni, Loretta di Ticco: era immobilizzata al letto perchè malata terminale e per questo non è riuscita a fuggire. L'altra anziana di 80 anni presente nella stanza ha riportato ustioni su varie parti del corpo ed è stata portata d'urgenza all'ospedale. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme nel giro di mezz'ora e secondo il dirigente della polizia Scientifica, Giovanna Petrocca, a causare il rogo sarebbe stato un lumino. «C'era una persona deceduta nella stanza. Il lumino, lasciato dai parenti della persona morta, potrebbe essere stata la causa dell'incendio -ha detto il dirigente della scientifica- Ora stiamo facendo i rilievi e svolgendo le indagini». «Sono entrato nella stanza ed era tutta immersa nel fumo. Ho trovato un materasso infiammato ed ho preso l'estintore e l'ho spento. Poi mi sono girato ed ho visto la signora nel letto. L'ho presa e portata fuori fino al vano scale. Era ancora viva, respirava ancora. Sul tutto il corpo riportava forti ustioni e non ce l'ha fatta», ha poi raccontato Fabio Buttiglieri, uno dei vigili del fuoco intervenuto questa mattina nella clinica. In mattinata anche il direttore sanitario della clinica San Francesco Caracciolo, un hospice convenzionato con la regione, è stato ricoverato al Policlinico Umberto I dopo aver avuto un malore. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha chiesto che venga avviata una indagine amministrativa della Regione.

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