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Moto, fuorilegge una su due

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Arriva il giro di vite: sanzioni di 300 euro ai centauri non in regola

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Secondouna ricerca di Legambiente, infatti, dei 380 mila motocicli in circolazione nella Capitale, solo la metà è regolarmente fornita del tagliando. Insomma, sono almeno 190.000 i conducenti di scooter che si muovono in citta rischiando una sanzione di 300 euro. La legge, infatti, obbliga chi si sposta sulle due ruote ad essere provvisto di un contrassegno che certifichi il controllo annuale dei gas di scarico, come è previsto per le auto e persino per le microcar. Eppure, a rinnovare ogni 12 mesi il bollino blu e a controllarne la scadenza, sono ancora in pochi. Ma i conducenti di ciclomotori spesso non conoscono nemmeno l'esistenza di questa disposizione oppure credono di esserne esenti. Invece lo sconosciuto bollino è obbligatorio per tutte le due ruote che circolano nel territorio del Comune di Roma. Non importa se chi guida risiede o meno nella Capitale o se ha immatricolato il mezzo in un'altra città. Tuttavia, rimane difficile riconoscere e multare i motorini privi di regolare contrassegno. I controlli non sono facili da attuare perché sulle moto non esiste il portabollo e il tagliandino blu non viene apposto in maniera visibile, come si fa, di regola, sulle automobili. Una possibile soluzione sarebbe quella di proporre un apposito chip, studiato proprio per i ciclomotori. In questo modo, sarebbe meno complicato riuscire a rintracciare e punire i trasgressori per cui è prevista appunto una multa di 300 euro.

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