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Parioli, preso il re delle truffe

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Polizia

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Millantava conoscenze politiche per far trovare posti di lavoro, si spacciava per un dipendente del Comune in grado di trovare alloggi nelle case popolari. Il tutto in cambio di mazzette. Ma altro non era che un truffattore. Anzi, era stato soprannominato «il re delle truffe», visto che in un solo anno ha messo a segno circa un centinaio di colpi solo nella zona Parioli. L'uomo di 65 anni è stato arrestato ieri mattina dagli agenti della Polizia del commissariato Salario-Parioli. Dovrà rispondere dei reati di truffa e ricettazione e scontare una pena di tre anni di reclusione. «Per un inesistente posto di lavoro - ha spiegato Vincenzo Vuono, dirigente del commissariato Salario-Parioli - si prendeva all'incirca 1.500 euro mentre il prezzo saliva quando prometteva ai malcapitati la possibilità di ricevere degli appartamenti nelle case popolari. Di solito oscillava dai 4000 ai 5000 euro. Ovviamente dopo aver intascato i soldi, spariva e non si faceva più vedere». L'uomo, a cui di certo non mancava la fantasia, ha truffato anche molti distributori di benzina, sempre nel quartiere Parioli. Fingendosi un importante dirigente, chiedeva ai benzinai dei blocchetti di buoni per la benzina, dal valore di 1.200 euro, per i suoi fantomatici dipendenti d'azienda. Alle stazioni di benzina lasciava come pagamento degli assegni rubati o scoperti. I benzinai, non potendo immaginare la vera identità dell'uomo, rilasciavano subito i buoni, intascando gli assegni senza valore. «Era diventato un vero "re delle truffe" - ha continuato Vuono - non soltanto per il numero di colpi fatti in un solo anno, ma anche per il valore di essi, stimato intorno ai 100 mila euro». Sono stati diversi i casi a Roma di malviventi che grazie al loro modo gentile di avvicinare persone in difficoltà sono riusciti a raggirarle e a mettersi in tasca migliaia di euro. E nella maggior parte dei casi si è trattato di colpi messi a segno nei quartieri «bene» della città, dove per il truffatore è più facile convincere la sua vittima a sborsare tanto denaro dietro false promesse: spesso le vittime sono anziane. La loro attività, però, grazie al lavoro degli investigatori, alla fine è stata quasi sempre bloccata e i truffatori sono stati chiusi dietro le sbarre.

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