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Una cosa è chiara: alle regionali si vince solo con le alleanze.

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Certamenteè presto per dare un quadro di orientamento dell'elettorato ma sono numeri, quelli forniti ieri, che finiranno sul tavolo delle trattative. Il sondaggio dice infatti che il Pdl è molto avanti rispetto al Pd: 43% al partito che è forza di governo a Roma e il 29,4% al partito che governa la Regione. Un «distacco» tuttavia solo apparente. Il Pd, infatti, è alla vigilia di un congresso importante per il rinnovo delle segreterie nazionali e locali e dunque può ben rafforzare quel 29,4%, così come il Pdl ha ancora sette mesi per mostrare, sulle spalle del sindaco Alemanno, che è alternativa valida e convincente. In entrambi i casi comunque non c'è maggioranza. Ecco allora che diventano fondamentali Italia dei Valori (8,3%), Udc (5%), La Destra (4%) e Sinistra e Libertà (3,5%), Prc+Pdci (3%), Lista Pannella-Bonino (2%). Ma è l'Udc l'unico vero ago della bilancia, considerando che sono gli unici voti che potrebbero spostarsi da un bacino elettorale all'altro. Un aspetto ribadito ancora ieri dal capogruppo alla Pisana, Aldo Forte, e dal segretario regionale Luciano Ciocchetti che tornano a parlare di una corsa in solitaria. Un'ipotesi scongiurata da entrambi gli schieramenti e che vede impegnato in prima linea anche Alemanno che ha già aperto tavoli «paralleli» per una sintesi politica che porterebbe l'Udc nella giunta capitolina. Sus. Nov.

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