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Influenza A: battericidi a scuola ma pagano i genitori

Nuova influenza, studenti del Teramano a Fiumicino per una vacanza di studio a Londra

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Al liceo classico Mamiani di Roma, dove giovedì prossimo cominceranno le lezioni «si stanno valutando le offerte delle ditte per l'installazione degli erogatori nei bagni, ma la faccenda della prevenzione - dice il preside Cosimo Guarino - andava organizzata prima dalle autorità competenti». E questo perchè gli erogatori e le sostanze battericide costano e i dirigenti scolastici devono già fare i conti con gli scarsi fondi a disposizione. «Per installare gli erogatori di disinfettanti e limitare così il rischio del contagio dall'influenza A, saremo costretti a chiedere un ulteriore aiuto economico alle famiglie degli studenti, che già ci finanziano volontariamente con 100 euro ogni anno. In pratica è come se il disinfettante a scuola lo comprassero loro», spiega il vice-presidente dell'associazione nazionale presidi Mario Rusconi anche preside del liceo scientifico Newton di Roma dove sarà bandito il bacio tra studenti come forma di precauzione. Rusconi ha riferito che «senza il contributo dei genitori, come succede ormai da 6 anni, non si riuscirebbe ad acquistare neppure la carta igienica, figuriamoci il disinfettante per far fronte all'influenza. A volte quei soldi servono perfino a pagare le supplenze». Secondo Rusconi, per un solo erogatore le ditte chiedono in media 30 euro, «una spesa che equivale a più di mille euro circa per un istituto di 1.200 alunni».

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