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Tra i «gioielli» anche il monastero diventato albergo

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Lalista dei beni di lusso sottratti al clan camorrista sono tanti e costosi, milionari. Oltre alle dieci società sequestrate dalla magistratura, i ventidue terreni, le due imbarcazioni e le quarantuno unità immobiliari, fiore all'occhiello del patrimonio illegale è certamente l'Auricola Collina Paradiso, albergo ricavato da uno storico monastero, poco distante da Cassino. «Di recente i Terenzio - spiegano inquirenti e investigatori - avrebbero rifiutato una offerta di acquisto per oltre 70 milioni di euro». Anche il maxiyacht ormeggiato a Gaeta, era un'altra delle "dotazioni" che facevano invidia a tutti e che padre e figlio avevano acquisito, secondo l'accusa, con i soldi frutto del malaffare. Le società su cui sono stati posti i sigilli sono la società edile Foriplast srl; quella specializzata in gestione ristoranti, Sporting Club Paradiso; quella del commercio autoveicoli, Global Group srl; d'abbigliamento, Twins srl e Fashion Group srl; quella di consulenza, Impresa e Giovani sas; l'immobiliare Immo.Fin.92 srl. Tra i marchi di prestigio che più hanno avuto danni, nel corso del tempo, dall'attività dei Terenzio e soci, sono presenti quelli di Versace, Fiorucci, Ralph Lauren, Lacoste e Replay.

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