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Aeroporto, disagi a non finire

Una sala dell'aeroporto di Fiumicino a Roma

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Si preannuncia un fine settimana di «passione» per l'aeroporto di Fiumicino. Con il tutto esaurito sugli aerei per le ultime partenze di agosto e il massiccio ritorno dei vacanzieri, il sistema-Leonardo Da Vinci sarà di certo messo sotto pressione. E le prime crepe si sono già viste ieri, con diversi ritardi verificatisi per molti voli Alitalia, in alcuni casi protrattisi fino a un'ora. I problemi più gravi in particolare per i voli AZ 316 per Parigi delle 7, decollato poi alle 7:40, per l'Air One diretto a Mikonos (dalle 7:05 alle 8), per l'AZ 074 per Barcellona delle 9:05, decollato alle 9:35, e per il volo per Caracas delle 9:20 partito un'ora dopo. Nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 13 hanno registrato ritardi, in media mezz'ora, anche diversi collegamenti nazionali per Milano, Venezia, Catania, Reggio Calabria, Lamezia Terme. Più puntuali invece, e in alcuni casi anche in anticipo, gli arrivi dei voli sia intercontinentali sia europei e nazionali. Nessun ritardo invece per la riconsegna dei bagagli. Non si placa però la polemica sui disagi subiti dai passeggeri nei giorni scorsi, al centro di due riunioni, una dell'Enac il 16 settembre, e quella voluta dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Un hub intercontinentale come vogliamo che sia e resti lo scalo di Fiumicino non può, nei giorni di massimo afflusso, essere soggetto a questi disagi macroscopisci», ha sottolineato ieri il presidente della commissione Lavori pubblici della Regione Lazio Giovanni Carapella. «Anche a me - continua il consigliere - è capitato stamane (ieri ndr), di ritorno con un volo Alitalia da Buenos Aires, di essere protagonista dell'odissea dello smarrimento di un bagaglio. Ho cercato vanamente di recuperarlo e poi, dopo aver cercato inutilmente assistenza da parte di personale Adr, lunghe file per denunciarne la perdita. Non posso che associarmi alle tante e autorevoli denunce di questi ultimi giorni. Per non parlare dei livelli di pulizia e accoglienza nei settori riconsegna bagagli». Pronta la replica di Adr: il bagaglio di Carapella «era stato caricato a bordo dell'aereo su cui il consigliere ha viaggiato ma, per un ritardo di una società di handler appartenente al gruppo Alitalia, il bagaglio stesso era stato lasciato fuori dal nastro di riconsegna. Il bagaglio in ogni caso è stato rintracciato».

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