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Automobilisti ostaggio dei lavavetri

Lavavetri a Roma (Foto Gmt)

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Il Consiglio del II Municipio ha votato il 4 agosto, con il parere favorevole di tutto il PdL, affinché venga accelerata la delibera che vieti su tutto il territorio comunale l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri. Soprattutto i residenti del quartiere Africano chiedono un intervento perché in viale Somalia-piazza Gondar è tornato un lavavetri nello stesso luogo dove si era verificato un tentativo di aggressione il 13 luglio scorso ai danni di una donna ferma nell'auto. Inoltre, invasioni di lavavetri vengono segnalate in via Nomentana-via Asmara e piazza Fiume, dove una coppia di nomadi adulti comanda un gruppo di cinque-sei ragazzini divisi in due squadre: una impegnata come parcheggiatori e l'altra come lavavetri all'incrocio adiacente di via Salaria.   Massimo Inches Il filo diretto con la cronaca di Roma. Potete inviare lettere, commenti e segnalazioni a questo indirizzo e-mail (clicca qui), al numero di fax 06/675.88.324 o via posta a Il Tempo - Lettere, piazza Colonna 366 - 00187 Roma. Roma è invasa da venditori di fazzoletti e accendini, pulitori di lunotti delle auto, perfino giocolieri e saltimbanchi e naturalmente lavavetri che richiamano l'attenzione degli automobilisti fermi ai semafori e non di rado, di fronte al rifiuto di qualche spicciolo, fanno volare parole grosse. Sono proprio loro che si comportano sempre più spesso come i padroni della piazza. Anche sotto il sole, con il traffico meno intenso è difficile non trovarli presso semafori e incroci stradalio. Nei quartieri centrali come in zone periferiche. Anche noi abbiamo percorso le strade della Capitale sotto un sole torrido e con una temperatura che sfiora i 40 gradi: troppo caldo anche per chi cerca di sbarcare la giornata. Il numero di chi presidia tutto l'anno semafori e incroci è decisamente diminuito, ma c'è chi resiste e non molla il posto conquistato. Così, ad esempio, è impossibile sfuggire all'assedio di piazza Irnerio, snodo centrale per chi arriva dall'Aurelia. Sono in tre, romeni e si comportano come i padroni della piazza. Ieri mattina continuavano il via vai in mezzo al traffico anche di fronte ad un paio di volanti della polizia ferme ad osservarli. In particolare, davanti alla farmacia che fa angolo su via Aurelia, c'è sempre una donna romena piuttosto anziana che punta altre donne in macchina e non lascia scampo. Se non paghi dopo che ti ha pulito il vetro comincia a urlarti contro.   I più aggressivi sono proprio i romeni, poi marocchini e pakistani. Al semaforo di piazza di Villa Carpegna non si sfugge al marocchino alto e grosso che si para davanti alle macchine che cercano di sfuggire all'assalto e inizia la pulizia del vetro: anche se avanzi di qualche metro lui ti segue e ricomincia. Ma i semafori romani sono ambiti anche da giocolieri e saltimbanchi. Ormai noti quelli del semaforo della Colombo all'altezza della Regione Lazio: si esibiscono facendo volare in aria cinque-sei birilli tra uno scatto e l'altro del rosso. Ma c'è anche chi si diverte con il pallone in acrobazie più o meno degne di essere chiamate tali. Accattonaggio anche questo, che lascia perplessi.

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