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«Spaccio per far operare mia moglie»

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Atutti i costi. Ma, per averlo, la moglie avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento di fecondazione articificale in Spagna e i soldi non c'erano. Così non ha esitato: ha messo sù un traffico di droga, cocaina e hashish. Aveva già racimolato 3000 euro e gliene rimanevano solo per per raggiungere l'importo necessario. Ma l'illecita «raccolta» di denaro, pur se con un buon fine (tutto da accertare, però) è stata bruscamente interrotta dagli agenti del commissariato Prenestino diretti da Antonio De Pascale, che hanno arrestato M.F., di 22 anni, già specializzato in furti in appartamento, per detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio. Al Quarticciolo, in casa del giovane aspirante padre, gli agenti hanno trovato oltre tre etti di hashish e circa quattro grammi di polvere bianca. Quest'ultima era custodita in sacchetti di plastica muniti di una calamita (metodo usato per tenerla sotto le panchine metalliche al momento dello smercio al dettaglio) e «ancorati» a una porta scorrevole a scomparsa coperta da una «mostra». Il «fumo», invece, era nascosto all'interno di intercapedini in cartongesso dell'appartamento. In casa la polizia ha sorpreso S.C., di 44 anni, accusato di complicità con il ventiduenne nello spaccio. Anche S.C. è finito in manette, e la droga è stata sequestrata. Ieri mattina il Gip ha convalidato gli arresti dei due. Il ventiduenne, però, è rimasto in cella, mentre il quarantaquattrenne, che gestisce un bar nel quartiere, è stato scarcerato in attesa del dibattimento.

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