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Sono arrivate le pornostar

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Lacarovana della trasgressione che sta attraversando l'Italia tra polemiche e svenimenti di fan è approdata a Ostia. Erotica Tour, il regno dei sogni proibiti, da stasera fino a Ferragosto spalanca le porte nel grande castello del peccato costruito per l'occasione in via Tancredi Chiaraluce, poco lontano da via delle Baleniere. Quaranta sexy star sono pronte a salire sul palco in esibizioni e acrobazie hard. Gli spettatori (nell'ultima tappa in Abruzzo, a Silvi Marina, se ne sono contati 9.000, a Venezia 17 mila) potranno incontrare di persona le loro icone del sesso: Sofia Gucci, Milly D'Abbraccio, Vittoria Risi, Luana Borgia, Elena Grimaldi, Asha Bliss, Valentine Demy, Madame X, Marina Dei, Mistik Felina e Maurizia Paradiso promettono «divertimento e piacere assicurato». Anche a Ostia, come nelle tappe precedenti del tour, si sono levati cori di protesta di coloro che le dive hard definiscono «moralisti che farebbero bene ad abbandonare l'ipocrisia e a rafforzare il piacere della vita». Perché come dice Elena Grimaldi: «Siamo qui solo per divertirci e divertire, non per fare politica». E «il sesso è una delle cose più semplici e sane», ricorda Asha Bliss. Nei giorni scorsi il Pd del XIII Municipio si era domandato se fosse stata una scelta saggia permettere una manifestazione di questo tipo. I Verdi del litorale hanno fatto appello al ministro Prestigiacomo per impedire l'arrivo delle pornostar: «Si opponga come donna e madre impegnata contro la mercificazione del corpo umano. E poi la zona che è stata scelta è un'area protetta». Alla fine ce l'hanno fatta loro. Le sexy star. Il tour dell'eros fa tappa anche sul Lido. I cento manifesti abusivi disseminati sui pali della luce sono stati rimossi dai vigili urbani. Gli organizzatori si sono giustificati: «Abbiamo una fattura di 12.500 euro per la pubblicità commissionata a un'agenzia di Ostia che evidentemente non ha rispettato le regole». Anche l'associazione culturale Severiana che ha cercato di opporsi in ogni modo alla fine si è dovuta rassegnare. Le pornodive hanno cantato vittoria: «Siamo ancora in uno Stato di diritto». Il loro «portavoce», Emilio Magliano, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «Noi abbiamo affittato un terreno privato e abbiamo tutte le carte in regola per svolgere il nostro lavoro. Sinceramente trovo più preoccupanti le sconcezze che si vedono in prima serata in televisione». Lo show inizia stasera alle 21. Sette ore ininterrotte, ogni notte, fino a sabato. E gli appassionati dell'hard, assicurano gli organizzatori, non sono solo uomini. Il 40% degli spettatori è donna. Molti gli scambisti che non si perderebbero l'appuntamento per nulla al mondo. Ce n'è per tutti i gusti: dal «lettone di Putin» (l'ultima invenzione), allo «spazio coppie», «lesbo show», «sexy tunnel», «over 40», «big tetton», «topless bar» e spettacoli privati per i più forti di cuore. È bene essere preparati, infatti, se non si vuol finire come quel ragazzo di 26 anni di Lecce che a Silvi Marina ha perso i sensi davanti a Milly D'Abbraccio. «Ho visto la Madonna», ha detto. Forse l'aveva confusa con la Maddalena. Fotoservizio Gmt

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