Stupro Guidonia, chiuse le indagini

Il Comune ha presentato in Procura la richiesta di costituzione di parte civile

.Il magistrato ha depositato il fascicolo sulla violenza sessuale commessa ai danni di una ragazza nell'ufficio del giudice per le indagini preliminari. Ora il gip, dopo aver ricevuto anche le memorie difensive degli avvocati degli stranieri accusati dell'aggressione a sfondo sessuale compiuta il 22 gennaio, dovrà decidere se fissare l'udienza preliminare (la chiusura delle indagini è un atto che prelude la richiesta di rinvio a giudizio). Si tratta di un'indagine che ha portato all'arresto di un gruppo di romeni, indagati, a seconda delle posizioni processuali, di aver fatto parte del branco che ha violentato la giovane. Pochi giorni dopo l'arresto, due stranieri sono stati scarcerati perché considerati favoreggiatori, scatendando la rabbia degli abitanti della cittadina laziale e di molti esponenti politici. Era una serata dello scorso inverno, quando la giovane si è appartata in automobile con il suo fidanzato, in un luogo lontano da occhi indiscreti. Purtroppo, pochi minuti dopo, è iniziato l'incubo per la coppia. Il ragazzo è stato prima trascinato fuori dalla vettura e poi picchiato violentemente e infine chiuso nel portabagagli della vettura. A quel punto, il branco ha cominciato a violentare la ragazza di 21 anni. Grazie alle indagini dei carabinieri sono finiti in cella sei romeni: i presunti autori dello stupro e i fiancheggiatori del branco. Questi ultimi, dopo alcuni giorni, sono stati però scarcerati e sono stati trasferiti in una località nel nord Italia, dove sono soggetti all'obbligo di dimora. Intanto, in attesa della pronuncia del gip, il Comune di Guidonia, il secondo più grande per numero di abitanti nel Lazio, ha depositato, attraverso l'avvocato Pietro Nicotera, la richiesta di costituzione di parte civile nel caso in cui si arriverà al dibattimento. Una scelta che mira a chiedere il risarcimento del danno all'immagine del Comune e a dimostrare la solidarietà alle due giovani vittime della terribile aggressione.