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Maxi controlli nei campi nomadi

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Dopo alcuni arresti per spaccio, ieri ha preso il via una vasta perquisizione al campo nomadi di via della Martora, fra la via Palmiro Togliatti, la Collatina e il tracciato cittadino dell'autostrada A24. Sono state oltre 200 le persone identificate durante l'operazione portata avanti da cinquanta carabinieri della Compagnia Monte Sacro e dell'VIII Battaglione Lazio. Fra i nomadi oggetto di verifica, circa 150 maggiorenni, 15 dei quali portati in caserma per accertamenti sull'identità e sulla regolarità della loro posizione in Italia. Non sono mancati due nuovi arresti, tutti legati al mondo dello spaccio di stupefacenti. Sono due donne: una di 22 anni, colpita da ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di spaccio messo in luce dalle indagini dei carabinieri della Stazione Roma Tor Sapienza; un'altra di 40 anni, ricercata con mandato di cattura Europeo per una condanna a 13 anni di reclusione per simili reati. Al termine dei riscontri eseguiti dai carabinieri sono stati arrestati anche un romeno e una ragazza per non aver ottemperato all'ordine di lasciare il territorio nazionale. Il campo della Martora è sempre stato una spina nel fianco del contiguo quartiere di Colli Aniene, proprio nello stesso punto dove doveva essere realizzato un punto verde. Invece lo spaccio di stupefacenti era all'ordine del giorno, anche sotto ai piloni della vicina A24 e nei sotterranei della vicina e nuova stazione ferroviaria Togliatti, mentre la popolazione della baraccopoli è andata sempre più crescendo: ha raggiunto anche vette di 450 presenze contro le circa 130 per le quali l'insediamento era stato autorizzato temporaneamente. Una temporaneità durata almeno dieci anni. Da lì le indagini e lo screening da parte dell'Arma, anche mediante appostamenti da palazzi vicini alla baraccopoli. L'ultima fase che ha portato alla perquisizione di ieri è iniziata con gli arresti eseguiti dai carabinieri nei giorni scorsi, compreso quello di una donna bosniaca di 38 anni che nella sua baracca, chiuse in un involucro di plastica, nascondeva 24 dosi di eroina in confezioni termosaldate. Il blocco della baraccopoli da parte dei carabinieri è stato immediato. I militari hanno prima circondato l'intera aerea, poi sono penetrati all'interno aiutandosi nella perquisizione con le unità cinofile e con metal detector portatili per rilevare la presenza di metalli sottoterra. Il destino ha voluto che all'ingresso dei militari nel campo, stesse uscendo un 38enne, fermato e arrestato qualche giorno fa per detenzione ai fini di spaccio: ieri aveva appena acquistato delle dosi di eroina che intendeva rivendere durante la giornata. L'attività di controllo da parte dell'Arma nel territorio di Roma e provincia per contrastare le attività illegali degli ospiti dei campi nomadi, aveva già avuto riscontri nei giorni scorsi, come nell'insediamento di via di Ciampino dove i carabinieri della Stazione di Ponte Galeria hanno arrestato una donna di 35 anni, responsabile di aver circuito il dipendente di un'area di servizio in via Aurelia: la nomade, dopo avergli fatto bere un succo di frutta «corretto» con del sonnifero, aveva derubato l'uomo dell'incasso. Fra gli altri episodi, abitava nel campo nomadi di via della Monachina la nomade arrestata dai militari della Stazione Madonna del Riposo dopo aver scippato la borsa a una turista australiana in via Aurelia; dallo stesso campo della Martora, una 19 enne a cui i carabinieri della Compagnia di Ostia hanno notificato un ordinanza di custodia cautelare dovendo scontare una pena per vari furti e rapine; due nomadi, di 18 e 23 anni, dall'insediamento di Tor San Lorenzo, arrestate subito dopo aver borseggiato un turista argentino alla fermata Barberini della Metro A; due borseggiatori romeni di 27 e 20 anni del campo di via Luigi Candoni, condannati per furto, sono ritornati in carcere per le ripetute evasioni dagli arresti domiciliari grazie all'azione dei Carabinieri della Stazione Roma Torrino Nord. Infine, due nomadi minorenni, di 15 e 16 anni, residenti al campo nomadi del Foro Italico, arrestate dai carabinieri della Stazione di Mentana mentre fuggivano dopo aver svaligiato un'abitazione del «comune garibaldino».

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