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Al Bioparco è nata Nausicaa la «principessa» dei Tapiri

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Perquesto la nascita al Bioparco di Villa Borghese di una femmina di Tapiro sudamericano (Tapirus terrestris) di nome «Nausicaa» è un evento da festeggiare e l'occasione per avvicinarsi con rispettosa curiosità a un animale sorprendente e purtroppo a forte rischio estinzione. «Alla nascita - annuncia il presidente della Fondazione Bioparco, Paolo Giuntarelli - il cucciolo pesava tra i 4 e i 5 kg. La mamma è Margherita, nata a Roma nel 1987, mentre il papà è Franco, 8 anni, ed è arrivato al Bioparco nel 2003 da uno Zoo della Repubblica Ceca, nell'ambito del programma europeo di riproduzione in cattività. Nausicaa ha trascorso le prime quattro settimane di vita insieme alla mamma in un recinto non visibile al pubblico per esigenze di acclimatazione. Da oggi – conclude Giuntarelli - la cucciola convive con la mamma, il papà, il fratello maggiore Paco (nato al Bioparco del 2005) e la sorella Ines, nata a dicembre del 2006 nel grande recinto misto del Sud America dove sono presenti i capibara (i roditori più grandi del mondo) insieme a nandù (uccelli simili agli struzzi), e mara (lepri della Patagonia)». Dopo il cucciolo di zebra venuta al mondo nel mese di giugno ecco che al bioparco c'è un altro fiocco. Stavolta rosa. «Accogliamo con felicità Nausicaa, la femmina di tapiro nata al Bioparco di Roma dove riceverà tutte le attenzioni e le cure di cui necessita – spiega l'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo - È bene ricordare che il tapiro è un'animale a rischio di estinzione, inserito in un programma Europeo di conservazione per le specie minacciate, a cui aderisce anche il Bioparco. Gli animali nati in cattività, infatti, possono contribuire anche essi a progetti di conservazione entrando in una più vasta popolazione della specie gestita da un coordinatore internazionale che programma sia gli spostamenti sia le eventuali reintroduzioni in natura. Diamo il benvenuto alla nuova arrivata». Animale solitario, il Tapiro è attivo soprattutto di notte quando va alla ricerca di cibo come frutta, foglie e germogli che strappa con la bocca, simile ad una proboscide. La femmina, dopo 13 mesi circa di gestazione, partorisce un solo piccolo dal mantello a strisce bianche e marroni, grazie al quale si mimetizza nella vegetazione. All'età di circa 6 mesi i piccoli cominciano ad assumere la colorazione uniforme degli adulti. Quanto al nome scelto per la "piccola" c'è da riflettere. Nell'Odissea Nausicaa è la principessa che soccorre il naufrago Ulisse. Lo conduce dal re, suo padre, che gli fornirà la nave per il ritorno in patria. Un gesto di ospitalità che salverà l'eroe di Itaca. Da ricambiare con le debite proporzioni contribuendo a preservare le foreste che ancora ospitano questa specie, inserita nel Libro Rosso delle di quelle minacciate, e contenere la caccia del piccolo simpatico mammifero. Cin.Tra.

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