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Bollette pazze, boom di rimborsi

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Tariffe poco chiare. Intrusioni telematiche nei telefoni che fanno lievitare i costi. Servizi gratuiti che poi diventano a pagamento. Condizioni contrattuali troppo onerose. Una valanga di «bollette pazze». Romani e laziali negli ultimi quattro mesi hanno ottenuto 850 mila euro dalle compagnie telefoniche tra rimborsi e storni di somme non dovute. Un'attivita di conciliazione portata avanti dal Corecom del Lazio, il comitato regionale per le comunicazioni presieduto da Francesco Soro. Le «bollette gonfiate» possono andare da pochi spiccioli a centinaia di euro. Tutti gli utenti che lamentano una violazione di un diritto o un interesse, prima di avviare una causa giudiziaria, devono tentare una conciliazione. Il Corecom esegue la procedura gratuitamente. Attualmente si arriva all'accordo dopo sette mesi. «Entro l'inizio del 2010 - assicura il presidente Soro - le conciliazioni troveranno una soluzione nel giro di tre mesi». In tutto il 2009 le udienze saranno 8.100, in crescita del 31% sulla prima metà dell'anno, chiaro segno dell'aumento delle domande di rimborso da parte dei cittadini. Rispetto al 2008 le richieste di conciliazione sono salite del 62%. Sono molte le irregolarità contro cui si può chiedere un rimborso. A volte le bollette possono presentare delle maggiorazioni a causa di «servizi a valore aggiunto» di cui l'utente non conosce l'esistenza. Ci sono anche servizi gratuiti acquistabili su internet che poi diventano a pagamento senza che il cliente lo venga a sapere.Ma c'è anche il caso di chi riscontra un errore nel proprio indirizzo sull'elenco telefonico e ritiene di aver subito un danno. Il presidente del Corecom sottolinea che «i risultati ottenuti sono positivi e che le compagnie telefoniche si stanno impegnando molto per risolvere i problemi e trovare una conciliazione con gli utenti». Il Consiglio regionale dovrà decidere in questi giorni sull'assestamento di bilancio e gli eventuali fondi da destinare al comitato per le comunicazioni. Soro è fiducioso: «La giunta Marrazzo e il consiglio regionale credono nel Corecom tant'è che lo hanno dotato di una struttura efficiente in grado di dare questi risultati. Ora, con l'arrivo delle nuove deleghe (oltre alla conciliazione si occuperà anche della decisione delle cause di primo grado, ndr), occorre fare di più».

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